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2015

ESCLUSIVA FS – Alberto Cerri: “Cerco di prendere spunto da tutti, da Ibra a Gilardino”

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La giovanissima promessa italiana Alberto Cerri, in prestito al Lanciano via Parma, ha rilasciato un’intervista per Football Scouting al termine della gara pareggiata dai rossoneri con il Latina. Come diversi elementi dei ducali, l’attaccante classe ’96 a giugno si svincolerà, e chissà che anche il Milan non stia già facendo un pensiero per accaparrarsi uno dei prospetti più interessanti della Serie B. Ecco l’intervista integrale a Cerri.

Ciao Alberto, nel match di sabato contro il Latina, nei 25 minuti in cui sei stato in campo i tuoi compagni non ti hanno servito al meglio. Nonostante questo hai dimostrato, ancora una volta, di essere un pericolo quando ti trovi nell’area avversaria. Oggi infatti, dopo appena dieci secondi dall’ingresso in campo, sulla ribattuta della punizione di capitan Mammarella hai centrato la traversa. Prima l’infortunio, ora la traversa, quando andrà via questa sfortuna?

“Cerco di affrontare tutto con grande maturità, non mi butto giù. L’infortunio, nel calcio, fa parte del gioco. Per quanto riguarda la traversa, non so se è sfortuna o se potevo far meglio io. Purtroppo è andata così. Comunque non ho ancora visto le immagini della punizione di Carlo (Mammarella ndr), quindi non so se la palla sia entrata o meno. L’importante è che dopo siamo riusciti a riprendere la partita con Antonio (Piccolo ndr), anche se non ti nascondo che l’obiettivo era fare tre punti”.

All’inizio della stagione sei partito a razzo, poi, come abbiamo detto, c’è stato l’infortunio che ti ha tenuto lontano dal campo per quasi quattro mesi ed ha inevitabilmente pregiudicato la tua stagione. Per ora in campionato stai rimettendo minuti nelle gambe con vari spezzoni di gara, ma pensi di poter tornare quello di settembre, cioè quello dei 4 gol in un mese, per questo finale di stagione decisivo per il piazzamento play-off ? Come stai atleticamente?

“Lo spero! Atleticamente come sto? Dipende, vado a settimane. La scorsa settimana sono stato in Nazionale e ho fatto tre partite di fila, quasi novanta minuti in tutte e tre. Una cosa che mi mancava da tanto e l’ho accusato durante questa settimana. Spero di recuperare la condizione allenandomi bene nelle prossime settimane”.

Quindi quella di non vederti negli undici titolari non è stata una scelta tecnica ma una scelta dovuta all’affaticamento per gli impegni in nazionale?

“No, il mister fa le sue scelte in base a ciò che vede agli allenamenti, giorno dopo giorno, settimana per settimana. Io devo dare sempre il massimo perché solo il sabato mattina saprò come andrà”.

Stare fuori più del previsto è sempre difficile per un calciatore, soprattutto se hai 18 anni e grandi prospettive davanti a te. Chi nello spogliatoio ti è stato più vicino in questi quattro mesi?

“Sinceramente, tutti i ragazzi sono fantastici in ugual modo nel senso che mi sono stati tutti vicini, e non dal giorno in cui mi sono infortunato ma dal primo giorno qui a Lanciano. Davvero, non c’è qualcuno che spicca più degli altri. È un gruppo che non si trova da nessuna parte”.

In merito alle tue abilità i paragoni si sprecano: Ibrahimovic, Toni, Gilardino. Ma qual è il modello a cui ti ispiri come attaccante?

“Sicuramente c’è da prendere esempio da tutti i giocatori che hai nominato tu, dall’Ibrahimovic, al Toni, al Gilardino. Guardo e cerco di imparare da tutti ma non mi ispiro a nessuno”.

Ti ispiri a Cerri quindi?

(Ridendo) “Mi ispiro a Cerri dai, diciamo di si!”

Aldilà del modello a cui ti ispiri da attaccante, hai dimostrato di saper segnare con qualsiasi approccio tattico: 4-2-3-1 nel Parma l’anno scorso a Viareggio, 4-3-3 qui a Lanciano, 4-4-2 in nazionale. Ma qual è il modulo che più esalta le tue caratteristiche?

“Questa è una domanda che va fatta al mister nel senso che io devo comunque adattarmi alle scelte del mister e fare del mio meglio. Poi non so, mi trovo bene sia da solo sia con vicino una seconda punta o due esterni. Non ho una preferenza di ruolo, l’importante è che chi sta vicino a me non abbia le mie stesse caratteristiche ma caratteristiche complementari”.

Quindi in nazionale meglio un tandem con Bonazzoli o con Piu?

“Sono entrambi giocatori molto bravi. Piu, secondo me, è più un esterno adattato a fare la seconda punta. Con Bonazzoli, pur essendo simili, ci completiamo benissimo”.

Il tuo cartellino è di proprietà del Parma. Il club emiliano sta attraversando un momento molto difficile ed il suo futuro è a rischio. Puoi dirci qualcosa sul tuo di futuro? Si parla di un interessamento di alcuni club di serie A.

“Purtroppo non so dirti niente nel senso che non sono domande che dovete fare a me. Comunque mi dispiace per il Parma, la situazione si sa. Sono vicino ai ragazzi e ai dipendenti che sono lì e soffrono per i problemi della società. Spero che tutto possa risolversi in fretta”.

Il momento difficile del Parma sta permettendo a José Mauri, tuo ex compagno e coetaneo, di mettersi in mostra in Serie A. Alla luce degli addì di Amauri e Cassano, c’è stata la possibilità di tornare a Parma nell’ultima finestra di mercato?

“Sinceramente io non ho sentito niente a gennaio e nessuno mi ha contattato. Ad ogni modo, credimi, sono felice di essere qui”.

Quindi, per concludere, un bilancio complessivo fino a questo punto della stagione al netto dell’infortunio?

“La serie B è un campionato lungo e difficile che secondo me un ragazzo giovane deve affrontare. È stata la mia prima esperienza fuori casa, direi che è stata bellissima”.

Quindi l’anno prossimo ti apprezzeremo in serie A o ripeterai un’esperienza simile alla Virtus Lanciano? Almeno questo puoi dircelo?

(Ridendo) “Non dico nemmeno questo!”

 

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