Milan, Collovati ritiene che i rossoneri e l'Inter arrivino alla pari al derby
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Esclusiva, Collovati: «Derby equilibrato. Paquetá da valutare ma non paragonatelo a Gabigol»

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Collovati in esclusiva per MilanNews24 ha parlato del prossimo derby di Milano, dell’arrivo di Paquetá e delle sue previsioni per il campionato

Intervistato in esclusiva da Milan News 24 Fulvio Collovati, ex calciatore sia di Milan che di Inter e oggi opinionista televisivo, ha parlato del derby previsto per la prossima settimana ma anche dell’ultim’ora di calciomercato: l’arrivo di Lucas Paquetá al Milan.

Milan e Inter arrivano da un momento molto positivo sia in campionato sia in coppa. Chi sta meglio in vista del derby? «Secondo me sono sullo stesso piano. Darei forse qualche punto in più all’Inter perché ha una striscia di vittorie più lunga ma non penso ci sia una differenza così netta. C’è un luogo comune da sfatare. Si diceva che a volte vincono gli sfavoriti. La mia esperienza mi dice che è sempre meglio partire favoriti perché il derby è una partita importante ed è meglio che l’avversario ti temi piuttosto che il contrario. Rispetto all’anno scorso, quando il Milan era distratto dalle vicende societarie, le certezze si sono appianate».

Inter e Milan hanno avuto una risposta in termini di presenze allo stadio molto diversa. Per il derby si aspetta comunque un clima all’altezza della sfida? «Io ho commentato entrambe, sia InterTottenham che MilanOlympiacos. Non si possono comunque fare paragoni. Un conto è il fascino della Champions un conto è quello dell’Europa League. L’obiettivo del Milan quest’anno è ottenere credibilità a livello societario e del campionato. Non mi sono stupito che ci fossero pochi tifosi contro i greci perché secondo me il Milan dà più importanza al campionato per tornare nelle posizioni che gli competono».

Il Milan ha acquistato Paquetá per gennaio. E’ un innesto che può fare la differenza per i rossoneri? «Giocatori come Paquetá e Lautaro Martinez, che arrivano in Italia giovanissimi, sono fortissimi nel loro territorio mentre in Serie A per forza di cose hanno bisogno di tempo per essere integrati. Il nostro è un campionato con un calcio diverso, dove devono anche comprendere quale sarà il loro ruolo definitivo. E’ un investimento che il Milan ha fatto a dimostrazione che la società non resta a guardare. Se prima non c’erano più certezze dal punto di vista della campagna acquisti adesso il tifoso si sente gratificato e sostenuto. E’ sicuramente un giovane interessante è di valore ma deve essere comunque valutato nel nostro contesto».

Alcuni già parlano della possibilità che l’ex Flamengo possa diventare il nuovo Gabigol. C’è questo timore? «Non accetto commenti così prevenuti. Anche Lautaro avrebbe potuto fare lo stesso percorso del brasiliano dell’Inter. Bisogna provarlo e testarlo prima di emettere un giudizio. Gabigol era un po’ scomparso poco dopo il suo arrivo per questo è stato beccato dai tifosi. Paquetá ha comunque già dimostrato il suo valore però, ripeto, bisogna vederlo in un campionato come il nostro che non è di certo il più semplice».

Paquetá nasce trequartista. Con il suo arrivo Gattuso potrebbe virare sul 4-2-3-1? «A livello internazionale non ti puoi presentare con un solo modulo. Il Milan di Gattuso in questo momento con così tanti esterni come Calhanoglu, Suso, Bonaventura e Borini ha i giocatori adatti per il 4-3-3. Il penso che con un giocatore come Paquetá che può giocare in 4-2-3-1 è possibile che arrivi un cambio di modulo. Forse è il caso che gli allenatori comincino a pensare anche l’idea del trequartista, un ruolo che sta scomparendo».

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