MN24 - Berthold: «Lite Maldini-Rangnick? Ralf non è fatto così»
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ESCLUSIVA MN24 – Berthold: «Lite Maldini-Rangnick? Ralf non è fatto così»

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Abbiamo intervistato in esclusiva Thomas Berthold, campione del mondo con la Germania nel ’90 ed ex Roma e Hellas Verona

Thomas Berthold è stato campione del mondo con la Germania nel ’90 ed ex calciatore di Roma e Verona. Tra le altre cose l’ex giocatore è stato anche allenato da Rangnick ai tempi dello Stoccarda (2000-2001) e conosce il manager Red Bull molto bene. Siamo riusciti a contattarlo in esclusiva per farci raccontare qualcosa in più riguardo al 61enne tedesco, ormai prossimo allenatore del Milan. Questa la nostra intervista:

Riascoltando la sua intervista a Rangnick nel 2017, Si possono notare nelle parole di Ralf tanti punti in comune tra la sua filosofia di calcio e il “gegenpressing” di Klopp. Possiamo dire che Jurgn si sia ispirato a Ralf?

«Bisognerebbe chiedere direttamente a J.Kloop se si è fatto inspirare da Rangnick. Penso però che il Liverpool preferisca puntare di più sul possesso del pallone. La filosofia inoltre deve venire dal Club, tutto parte da lì. Dopodiché si scelgono le persone adatte»

Anche lei è stato un tedesco in Italia (ricordiamo che ha giocato nella Roma e nel Verona): come pensa che possa ambientarsi nel nostro paese Rangnick? Considerando anche la figura di manager (allenatore e dirigente) ancora anomala in Italia.

«Rangnick è una persona intelligente ed educata. Imparara la lingua velocemente e per lui ambientarsi in Italia sarà un piacere e non un dovere. Ha dimostrato già all’Hoffenheim e dopo al Lipsia di saper scegliere I giocatori gusti senza spendere una follia. Credo inoltre che il ruolo di allenatore sia più nelle sue corde piuttosto che quello di dirigente»

Nella sua intervista a Rangnick ha posto una domanda molto interessante: “Il modello Lipsia è replicabile?”. Ralf ha risposto spiegando il concetto delle CCC (Capital-Concept-Competence). Pensa che il Milan possa essere la squadra giusta per questa filosofia? Considerando che negli ultimi tre anni i rossoneri hanno speso in media circa 170 milioni in confronto ai 75 spesi dal Lipsia.

«Il Milan non è il Lipsia, ha una storia diversa. Però da tanti anni non fa più parte dei grandi Club e le scelte tecniche non son state positive, è amministrato male secondo me. Il calcio di oggi si sta trasformando verso la velocità. Il Milan ha già una base fatta di giocatori di qualità. Se scelgono Rangnick sono convinto che lui porterà lo staff giusto e migliorerà i giocatori attuali. Per gli acquisti nuovi ha un diktat: conta molto il carattere. Sicuramente gli allenamenti saranno molto intensi»

Nelle ultime interviste Rangnick ha ammesso l’esistenza di una trattativa con il Milan e ciò ha creato parecchie tensioni tra i dirigenti rossoneri (Maldini-Gazidis-Elliott). Personalmente, conoscendo lei Ralf, è stato sorpreso da queste sue dichiarazioni?

«Questo non è il suo stile, non è il modo di fare di Ranngick. Lui rispetta le persone che sono sotto contratto. Capisco la posizione di Paolo Maldini, però credo anche che il primo passo per impostare la trattativa sia stato fatto dal Milan»

Crede che Rangnick sarà il prossimo allenatore del Milan?

«Penso che ci sia una grande possibilità. Inoltre la storia del Milan e l’influenza di Arrigo Sacchi potrebbero essere ulteriori motivazioni per accettare la proposta rossonera».

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