2015

ESCLUSIVA MN24, Daino: “Balotelli non si tocca, ma il mercato del Milan…”

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Daniele Daino, ex terzino del Milan di Capello, ha rilasciato un’intervista a MilanNews24.com riguardante il Milan, reduce da un inizio di stagione dai due volti. Ecco di sotto il contenuto integrale dell’intervista.

Alla luce delle prime cinque uscite di campionato, il Milan riuscirà a rispettare l’obiettivo prefissato, ossia arrivare tra le prime tre?

  Le prestazioni del Milan viste finora non sono convincenti. Ho visto una squadra poco quadrata ma c’è da sottolineare che siamo all’inizio e, con un allenatore preparato come Mihajlovic, la squadra può solo crescere da questo punto di vista. Il Milan ha raccolto 9 punti su 15 disponibili, forse più di quanto abbia detto il campo. Al momento però vedo altre squadre più compatte dei rossoneri che, secondo me, alla fine arriveranno in Europa League; se ciò dovesse accadere, sarebbe un fallimento considerando quanto speso in estate.

A proposito del mercato, come valuta l’onerosa campagna acquisti dei rossoneri?

A mio avviso, gran parte degli 80 milioni investiti sono stati fatti in maniera sconsiderata. 20 milioni per Bertolacci sono esagerati, così come i 25 per Romagnoli che, al momento, non li vale. È stato detto che l’anno scorso ha fatto una grande stagione con la Sampdoria ma, in termini di media voto (5.80), non sembra essere così. La Roma, al cospetto di un’offerta monstre, non ha potuto esimersi dall’accettarla. Io avrei puntato su Hummels o Benatia, profili internazionali che avrebbero fatto fare il salto di qualità all’intero reparto ed avrei pensato ad un terzino sinistro. Inoltre mi lasciano perplessi i rinnovi di De Jong ed Abate, a cifre molto alte in confronto dell’apporto che forniscono.

Con l’Udinese abbiamo assistito ad un Milan dai due volti, cosa è mancato nel secondo tempo?

Sicuramente c’è stato un calo di tensione; la squadra è entrata in campo nella ripresa con l’idea di aver già vinto. Al contrario l’Udinese ha giocato senza paura con aggressività e, dopo il primo gol, hanno trovato coraggio. I rossoneri erano sulle gambe e per poco non hanno rovinato un primo tempo quasi perfetto. C’è stato un approccio completamente sbagliato ma Mihajlovic si farà sentire all’interno dello spogliatoio.

Il cambio Calabria-Alex può aver scombussolato l’assetto difensivo? Il terzino classe ’96 potrebbe fare già ora il titolare?

La sostituzione non è sbagliata soprattutto considerando l’ingresso di Duvan Zapata: Alex era l’uomo giusto per fronteggiare la fisicità dell’ex Napoli. Calabria sta salendo alla ribalta ma la società deve assolutamente tenere un profilo basso nei suoi confronti: deve crescere in maniera costante, senza che gli venga affibbiata un’etichetta come è successo con De Sciglio, definito troppo frettolosamente il nuovo Maldini, e che ora alterna prestazioni buone ad altre disastrose.

Capitolo Balotelli: ieri è stato uno dei migliori, può essere il leader di questo Milan?

Dal punto di vista tecnico non si discute; se si allena e gioca al 70% delle sue potenzialità fa la differenza in Serie A. Anche qui, la società, il tecnico e la squadra devono tenere il giocatore in pista. Vedo pochi giocatori in Serie A capaci di risolvere una partita come lui, ha dei colpi imprevedibili. Tecnicamente è il migliore della squadra e, da solo, può portare 6/7 punti. I critici aspettano una sua uscita a vuoto ma i numeri di Balotelli in Italia zittiscono gli scettici.

Quale potrebbe essere il contributo di Menez, una volta ristabilitosi dal problema alla schiena?

Come Balotelli, Menez è un giocatore tecnicamente ineccepibile. A dispetto delle malelingue anche lui può giocare sia da esterno che da seconda punta e, talvolta, anche dietro ai due attaccanti. Il reparto offensivo, quando saranno tutti recuperati, risulterà il reparto più completo sulla carta. Un mix di tecnica, forza fisica, senso del gol che, se combinati in maniera corretta, porterà gioie ai tifosi rossoneri. Il giocatore che farà più fatica, a mio avviso, è Luiz Adriano ma sono sicuro che anche lui si ritaglierà il giusto spazio, a suon di gol, nel Milan di Mihajlovic. 

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