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ESCLUSIVA MN24 – Dj Ringo: «Gazidis? Tifosi stanchi di figure ambigue»

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La redazione di Milannews24 ha raccolto in esclusiva i pensieri di Dj Ringo, storico tifoso del Milan e grane amico di Paolo Maldini

Altra intervista in esclusiva rilasciata ai microfoni di Milannews24: questa volta, è toccato al famosissimo Dj e noto tifoso rossonero Ringo, il quale si è pronunciato riguardo la figura di Gazidis e il progetto societario del fondo Elliot. Ecco le sue parole:

1)La nostra redazione ha recentemente lanciato un sondaggio su Facebook attraverso il quale ha richiesto ai followers le attività che amano svolgere in questi giorni di vita casalinga: molti di loro, hanno optato per la visione di partite storiche del Milan. A proposito di ciò, c’è una partita che riguarderebbe, ha rivisto o consiglierebbe nel corso di queste giornate di isolamento forzato?
«Mi alzo, colazione, mi dedico alla realizzazione del mio programma su Virgin Radio e, una volta tornato a casa, cerco di tenermi in movimento. Mi dedico principalmente alla visione di film ma, quando in tv vengono riproposte vecchie partite del Milan, mi capita
di riguardarne».
2) Recentemente, Lei ha postato su Instagram l’iconica foto di Gazidis durante Milan-Genoa, raffigurato da solo in tribuna d’onore:
come giudica il
suo operato e la posizione di forza che sta assumendo nel progetto Elliot, come sottolineato dal prematuro licenziamento di Boban? Si aspetta il
medesimo trattamento anche per il suo grande amico Paolo Maldini?
«Ho postato quella foto perché penso finirà così: un uomo solo al comando. Per carità, è stato incaricato dal gruppo Elliot ad agire in questo modo. Non mi trova
completamente d’accordo il suo operato, anche perché ha rinunciato alla
collaborazione di un uomo capacissimo come Boban, il quale non meritava di essere trattato così. La mia sensazione è che, Gazidis, si sia servito solamente di Boban e Maldini per far mettere loro la faccia, che stavano lavorando bene nonostante tutte le difficoltà, mentre lui agisce dietro le quinte. Ne stavamo uscendo: da questo punto di vista non capisco il progetto Elliot, che mi pare di capire voglia costruire una squadra decente, per poi cedere la società anche grazie alla costruzione dello stadio. Su Paolo Maldini, non mi pronuncio: sarà lui a fine stagione a esternare ciò che pensa riguardo questa vicenda; di certo, non accetta e non ha digerito questa situazione e l’ha ampiamente dimostrato con le sue dichiarazioni. A parte il fatto che sia un grande amico, non concepisco il pensiero di Gazidis e l’atteggiamento dimostrato nei confronti di Paolo
e Boban».
3) L’affascina il progetto targato Rangnick o preferisce un allenatore aziendalista come Max Allegri o lo stesso Stefano Pioli?
«Sarei andato avanti con Pioli, almeno per un altro anno, per tutto ciò che ha dimostrato fino a questo momento. A prescindere da questo, tiferei Milan con qualsiasi allenatore. In generale, mi sento di dire che, i danni, sono stati fatti a monte ed è un peccato, perché stavamo andando bene. Purtroppo, non c’è una strada, non c’è una rotta, la barca segue un po’ il vento e la squadra ne risente».
4) Il salary cup imposto da Elliot sembra essere particolarmente rigido: si aspetta, in tal senso, qualche cessione eccellente in estate?
«Ma sicuramente, come si può pensare il contrario? I calciatori più forti sono tutti a rischio: da Donnarumma, magari anche Romagnoli, Theo Hernandez… ma non tanto per una questione di soldi, quanto per una questione di progetto: tutti questi calciatori si vedranno un po’ spaesati, seguivano un programma che era stato prospettato loro, seguivano Paolo e, adesso, tutto viene meno. A questo punto mi viene da pensare: “caro Elliot, non so che strada hai preso”. I tifosi sono stanchi
di varie figure ambigue che, da anni, hanno preso possesso del Milan».

 

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