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ESCLUSIVA MN24 – Martinovic: «Giacinti formidabile, mi ispiro a Inzaghi…»
Melania Martinovic è intervenuta in esclusiva a MN24, trattando diversi temi: tra questi l’emergenza Covid19, Florentia, Milan e quel sogno…
Ai nostri microfoni di Milannews24.com, è intervenuta Melania Martinovic, attaccante classe ’93 della Florentia San Gimignano, ex Mozzanica. Diversi i temi trattati tra cui l’attuale emergenza coronavirus, Florentia, Mozzanica, Milan e quel sogno nel cassetto ancora da maturare.
Melania, vorrei partire con qualche battuta su come te e le tue compagne state affrontando l’emergenza coronavirus?
«Sicuramente non è un momento facile, questa pandemia ha colpito tutti indistintamente, uomini, donne e bambini di ogni paese, in Europa e nel mondo, per cui sappiamo che bisogna stare molto attenti, bisogna utilizzare le giuste precauzioni e non dobbiamo abbassare mai la guardia perché il rischio di infettarsi e infettare gli altri è troppo alto. Io e le mie compagne facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità, ci alleniamo ogni giorno per non perdere la forma fisica, chi ha il giardino o uno spazio aperto ha la fortuna di poter correre, di poter passeggiare all’aria aperta, e in momenti come questi può far la differenza avere la possibilità di respirare un po’ di aria durante la giornata».
Ora, vengo direttamente a te. Hai giocato con la maglia del Mozzanica lo scorso anno, eravate un gruppo solido e avete raggiunto un importante obiettivo: il quinto posto in classifica alle spalle della Roma. Sembra che per certi aspetti anche la Florentia stia ripercorrendo la stessa identica strada?
«Il Mozzanica e la Florentia sono due squadre completamente diverse sia per giocatrici che per obiettivi societari. Al Mozzanica l’obiettivo era salvarsi, il prima possibile, e tutto quello che veniva in più era solo di guadagnato. Il gruppo ha fatto la differenza, decisamente, eravamo molto unite sotto ogni punto di vista, ci allenavamo duramente perché la posizione in classifica all’inizio pesava sulle nostre spalle e sapevamo che per poter dare la svolta bisognava lavorare tanto, e così abbiamo fatto. Penso che il Mozzanica sia la dimostrazione vivente di quanto l’entusiasmo, la coesione, la compattezza di un gruppo faccia la differenza. Qui al Florentia invece gli obiettivi sono diversi, una salvezza non ci basterebbe, sarebbe come aver perso. Qui vogliamo fare le cose in grande, la società lavora ogni giorno affinché noi tutte possiamo essere messe nelle condizioni di far bene, e lo stanno facendo con grandi risultati. Noi dobbiamo pensare solo ad allenarci intensamente e a portare sul campo da gara ciò che studiamo e proviamo durante la settimana. Al momento siamo quinte in classifica dietro la Roma, ma non ci accontenteremo di consolidarci in questa posizione, noi vogliamo sempre di più, per cui punteremo a scalare la classifica il più possibile e vogliamo assolutamente dire la nostra in Coppa Italia».
La tua squadra ha battuto Roma e Milan con il medesimo risultato, 2-1. Tra le due, qual’è stato il team più ostico da affrontare?
«Se penso alla due squadre e al lavoro che abbiamo fatto nella settimana che ha preceduto i due incontri ti direi sicuramente la Roma, la velocità di gioco e le ottime giocatrici in loro possesso erano meccanismi difficili da eludere. Se penso invece all’andamento delle due gare ti direi sicuramente il Milan, perché nel secondo tempo siamo andate sotto 1-0 e non riuscivamo ad essere pericolose, poi il pareggio e infine la vittoria nei minuti di recupero hanno reso la gara ancora più bella, perché è stata cercata e voluta, non ci bastava il pareggio e malgrado la fatica si faceva sentire abbiamo fatto tutte quante quell’ultimo sforzo che nell’azione finale ci ha portato al goal della vittoria».
Al Mozzanica hai giocato con una calciatrice che quest’anno è entrata nei cuori dei tifosi rossoneri, dopo quel gol di testa allo scadere contro la Juventus: Francesca Vitale. Pensi che un giorno potresti ripercorrere il suo stesso cammino? Magari raggiungerla proprio al Milan o comunque in un top club?
«Francesca è una grande giocatrice, siamo amiche fuori dal campo però questo mio pensiero è del tutto sincero ed esula dal nostro rapporto. Penso che lei abbia lottato ogni giorno della sua carriera per essere lì oggi, ed è da ammirare la sua costanza, la sua tenacia e la sua dedizione per il lavoro che fa, siamo molto simili, quindi sono contenta che ha realizzato il suo sogno. Se un giorno potrei ripercorrere il suo cammino? (ride) Non saprei, al momento non ho ricevuto nessuna chiamata dal Milan. Giocare in un top club è il sogno di ciascuna calciatrice, quindi direi che è ciò che voglio raggiungere, al momento però al Florentia sto molto bene e non penso al mio futuro calcistico perché per me conta solo il presente, per cui sono concentrata e spero nella ripresa del campionato perché voglio continuare a far bene con questa maglia, per le mie compagne, la società e tutti i tifosi».
Hai realizzato due reti in più in campionato rispetto a Valentina Giacinti. Ti saresti mai aspettata di essere davanti al capocannoniere della Serie A femminile delle ultime stagioni?
«Giacinti è un’attaccante formidabile, mi piace tantissimo, veloce, astuta, grintosa, tutte qualità importanti. È stata per diversi anni il capocannoniere della serie A femminile, quindi sicuramente non mi sarei mai immaginata nemmeno lontanamente di ritrovarmi ad oggi con un bottino maggiore del suo, però questo non significa nulla, ognuna di noi vive periodi di down, noi attaccanti soprattutto, quando la fortuna non gira, non gira, altre volte invece basta poco. Se non segniamo per una, due, tre partite, il goal comincia ad essere un’ossessione, e più non segni e più ti innervosisci, e più non riesci. Sono periodi, capitano a tutti, sono sicura che Valentina si riprenderà. D’altronde mio padre mi dice sempre “se giochi bene e non segni il tuo voto è sempre un 6 scarso, se giochi bene e segni forse un 7 te lo do”. Questo è il segreto per migliorarsi, non accontentarsi mai. In ogni caso il campionato non è ancora finito quindi non si deve mai parlare troppo presto, a me piace tirare le somme alla fine!»
C’è una giocatrice o giocatore di Serie A o nel mondo a cui ti ispiri maggiormente?
«Una giocatrice che mi piace tantissimo è Daniela Sabatino, in lei un po’ mi rivedo ma il paragone non c’è assolutamente, lei è straordinaria. Per quanto riguarda gli uomini mi ispiro a Filippo Inzaghi da sempre, però mi piace molto Icardi tra i giocatori attuali, anche se ultimamente per la posizione che ricopro in campo mi paragonano a Dzeko».
Ultimissima domanda: hai un sogno nel cassetto o un tuo obiettivo personale, oltre a quello sin qui ottenuto, a livello sportivo?
«Il mio sogno è da sempre la Nazionale, spero di poter avere l’opportunità un giorno di vestire la maglia azzurra, sarebbe un onore per me. Io non mi accontento mai, punto sempre in alto, ho un obiettivo ben preciso in chiave realizzativa, lo rivelerò però solo nel caso in cui dovessi raggiungerlo».