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ESCLUSIVA MN24 – Omar Danesi: “Ecco il segreto del successo di Donnarumma. Mastour? Abbiate pazienza”
In occasione delle semifinali del Memorial Annovazzi, ecco le parole di Omar Danesi, allenatore del Milan Under 15, in esclusiva a MilanNews24 in merito al successo di Donnarumma ed alle difficoltà di Mastour con la maglia del Malaga:
Bisogna fare i complimenti a Gigio perché tutto quello che ha ottenuto sinora è frutto dei sacrifici suoi e della famiglia. Aneddoto? Ricordo con piacere il primo giorno in cui arrivò a Milano. Era 3 anni fa, lui con la sua famiglia e Filippo Galli mi vengono incontro. Scambio qualche parola ma noto una serenità, una sicurezza nei propri mezzi e soprattutto un’umiltà non comune per un ragazzino all’epoca di 14 anni. Osservandolo in TV noto che non è cambiato da allora, segnale che la personalità c’è, è forte ma è anche cosciente di dover restare con i piedi per terra. Complimenti comunque a Mihajlovic, al suo staff ed alla società per aver intrapreso una scelta importante.
Situazione agli antipodi, invece, quella di Mastour:
Hachim è un ragazzo giovanissimo, il suo talento non può essere messo in discussione. Sta faticando al Malaga, è vero ma non voglio entrare nel merito di decisione societarie perché non è il mio compito: mi limito a far notare come gli infortuni abbiano tarpato le ali al giocatore sin dalle giovanili che, ricordiamo, è pur sempre un ’98. La società deve armarsi di pazienza, così come i tifosi, prima di poter vedere il vero Mastour. Non ha ancora iniziato il suo percorso di crescita, aspettiamo prima di dare sentenze.
Donnarumma, Soncin, Livieri, Zanellato, Crosta, Plizzari e molti altri: tutti portieri di grande prospettiva. A chi bisogna dare il merito maggiore?
Come sempre, la verità sta nel mezzo. Complimenti sinceri alla rete di scouting, Bianchessi ed il suo staff in primis, per aver scovato talenti di tale spessore. Con loro il compito è più facile (ride, ndr) però c’è da dire che da qualche anno c’è stato un cambiamento nella metodologia del lavoro a livello giovanile: il portiere deve adattarsi al gioco dei compagni, è un ruolo meno marginale di qualche anno fa. Per ottenere grandi risultati occorre lavoro, fatica e dedizione, con questi tre fattori si raggiungono traguardi magari impensabili come quello di Donnarumma che ha esordito in Serie A a soli 16 anni. Questo vale per tutti, anche per i giocatori di movimento.