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ESCLUSIVA MN24 – Ordine: «Se Ibra va via, sarà lui a deciderlo»
Intervistato in esclusiva da MN24, lo storico giornalista Franco Ordine ha detto la sua riguardo al futuro del Milan
Lo storico giornalista Franco Ordine, uno dei massimi esponenti del “milanismo”, ha rilasciato un’intervista a Milannews24 affrontando diverse tematiche: cosa accadrà alla Serie A colpita dal Coronavirus, il futuro di Ibrahimovic e Donnarumma e il ruolo che avrà Rangnick, qualora dovesse arrivare, all’interno del mondo rossonero. Ecco le sue dichiarazioni:
Signor Ordine, volgendo lo sguardo a quello che sta accadendo in Serie A, bloccata anch’essa causa emergenza Coronavirus, come crede verrà risolta la situazione? Si riuscirà a concludere il campionato o immagina che la classifica attuale verrà ufficializzata come quella definitiva?
«L’ipotesi Playoff e Playout è stata già bocciata e sarebbe stata l’ipotesi di ripiego qualora qualora non ci fossero stati i tempi per concludere il campionato. Esistono due soluzioni ora: si riesce a giocare e a completare il campionato o non si riesce più a giocare e bisogna fotografare l’attuale classifica e inviare la “foto” alla UEFA. Il problema vero è come organizzare la prossima stagione, perché, secondo l’attuale classifica, come fai a stabilire chi è retrocesso e come fai a decidere chi debba salire dalla B se non ci sono le retrocesse? Poiché l’idea di giocare l’anno venturo con 22 squadre in un periodo ristretto, l’estate prossima ci sarebbero Europei e Olimpiadi, è impraticabile»
Passando all’aspetto del calciomercato, le parole di Mino Raiola «Porterò un campione al Real Madrid» erano riferite a Donnarumma?
«Questo dipenderà da Gazidis avendo preso in mano tutta l’area sportiva. Il problema risiede nel fatto che l’azionista ha sempre detto di voler creare una squadra di giovani e Donnarumma corrisponde perfettamente a queste caratteristiche. Cederlo significherebbe “contraddire questo piano industriale”. Per cui secondo me dovranno tentare in qualche modo di rinegoziare il contratto, ma impensabile che le cifre annuali andranno verso l’alto rispetto ai 6 milioni a stagione che percepisce attualmente, poiché il calcio di domani, dopo il Coronavirus, non sarà più quello di oggi»
Parlando quindi del progetto giovani, poc’anzi citato da lei, è meglio percorrere la via indetta da Gazidis-Elliott e quindi una filosofia calcistica di Under 23 (più o meno) o quella che voleva Gattuso, invece, costituita sia da giovani ma anche da innesti d’esperienza?
«Il pensiero di Gattuso è lo stesso di Boban e Maldini e quindi, secondo me, significa che se tutti questi del calcio hanno la stessa visione vuol che questa è la “miscela giusta”, anche perché una squadra solo giovani ha dimostrato di avere troppe fragilità psico-tecniche»
A questo punto chi è la figura migliore per poter portare avanti questa filosofia calcistica di Gazidis-Elliott? Rangnick? Ma, dovesse arrivare, che ruolo ricoprirà nel Milan?
«Sicuramente arriva Rangnick, non in panchina ma sembrerebbe nel ruolo di direttore tecnico. È tutto ancora da scoprire. Qualora dovesse ricoprire la posizione di DT allora sceglierà un allenatore che sia in sintonia con la sua idea di calcio»
Stando quindi alla visione di un Milan con Rangnick DT o in panchina, lo spazio per Ibrahimovic sembra ormai ridotto all’osso?
«Se Ibra va via lo decide Ibra, nel senso che è lui che deciderà cosa fare del suo futuro. Dalle mosse che sta facendo sembrerebbe destinato a rimanere a Stoccolma con la famiglia e a intraprendere una nuova carriera».