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ESCLUSIVA – Montagnolo: “Vi racconto Giampaolo, l’uomo giusto per il Milan”
L’arrivo di Marco Giampaolo al Milan pare sempre più vicino. Per conoscere meglio l’ex allenatore di Empoli e Siena e capire il tipo di gioco che proporrà, nell’eventualità in cui sedesse sulla panchina rossonera, la nostra redazione ha contattato in esclusiva Renato Montagnolo, allenatore e blogger specializzato nello studio degli allenatori e nelle analisi dei match. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:
Marco Giampaolo è uno degli allenatori che hai studiato maggiormente, che tipo di allenatore è? Riuscirà a regalare al Milan, qual’ora arrivasse, il bel gioco richiesto da Silvio Berlusconi?
Giampaolo è sicuramente un allenatore capace di dare concetti di gioco e indicazioni ben precise alla proprio squadra. Va considerato sotto due aspetti: la fase di possesso e quella di non possesso. Quest’ultima è l’arma migliore di Giampaolo, che sotto questo aspetto somiglia molto a Sarri; sono gli unici in Italia infatti a difendere sulla palla, ovvero difendono con una difesa a zona di reparto i cui riferimenti sono la palla e gli spazi. Le squadre di Giampaolo sono maestre nel coprire gli spazi, la sua fase di non possesso è molto ben organizzata e secondo lui è l’aspetto in cui un allenatore può incidere maggiormente. Inoltre attua un pressing molto organizzato ed è capace di adoperare vari moduli in base alle caratteristiche della sua rosa, ha utilizzato vari sistemi: dal 4-3-1-2, al 4-4-2, fino al 3-5-2 in Lega Pro. La sua fase di possesso palla infatti è cambiata negli anni, a Empoli a dimostrato di saper far giocare alla sua squadra un calcio moderno, tra le linee, come piace a Berlusconi. Secondo me potrebbe quindi creare una squadra che piace al presidente, ma non dove essere condizionato dalla società. Non vuole interferenze dai piani alti e lo ha dimostrato sia a Cagliari, sia a Brescia. Se la società sposerà le sue idee potrà essere la svolta per il Milan.
Aldilà degli aspetti tecnico-tattici, è pronto per una grande squadra come il Milan a livello caratteriale?
Non conosco la sua gestione dello spogliatoio ma in passato fu cercato anche dalla Juventus, che è la migliore società in Italia, e un grande allenatore come Allegri lo definì il migliore allenatore italiano. Inoltre una delle frasi di Giampaolo che più mi ha colpito è stata questa: <<Quando vinco non riesco ad essere felice ma penso alla prossima partita >>. Questa dicharazione fa capire che è un vero e proprio stakanovista, ma ripeto che è fondamentale l’appoggio della società. E’ stato anche sponsorizzato da Sacchi, uno che da Berlusconi fu difeso a spada tratta dopo i risultati iniziali non troppo esaltanti. Ecco con Giampaolo serve questo: una società che lo difendi e che sposi le sue idee in tutto e per tutto, ma soprattutto un progetto a medio termine, perché lui è uno dei tecnici più competenti in Italia.
Dove potrà incidere maggiormente e permettere il salto di qualità al Milan? Nella fase offensiva o in quella difensiva?
La difesa del Milan è piena di ottimi giocatori e soprattutto molto giovani. Giampaolo potrà essere un valore aggiunto per loro perché sa sempre organizzare la fase di non possesso in maniera eccellente, ma migliorerà anche la fase di possesso. Per quest’ultima però servono giocatori di qualità, all’Empoli disponeva di un buon tasso tecnico e per questo giocava un buon calcio in fase offensiva. Ha valorizzato Saponara e permesso a Maccarone di siglare il suo record di marcature, tanto che il possesso palla dei toscani è stato studiato da allenatori di tutto il mondo. Con gli innesti giusti potrà finalmente produrre il bel gioco richiesto da Berlusconi.
A proposito di innesti, uno dei nomi caldi è proprio quello di Saponara, che occuperebbe un ruolo chiave nel modulo di Giampaolo. Come vedi l’ex Milan o magari Franco Vazquez nel ruolo di trequartista del prossimo Milan?
Se deve fare un nome Giampaolo farà sicuramente quello di Saponara, perché vuole in quel ruolo un giocatore abile nell’uno contro uno, capace di giocare con e senza palle e soprattutto molto dinamico. Vazquez l’ho seguito poco, ma sono sicuro che l’ex rossonero sarebbe il giocatore perfetto per Giampaolo e per ricoprire il ruolo di trequartista al Milan, come già dimostrato a Empoli nonostante gli infortuni. L’ex tecnico dei toscani farà qualche nome alla società e andrà accontentato, anche perché sarebbero giocatori non impossibili economicamente.
Un’altra richiesta di Giampaolo pare essere infatti Leandro Paredes, regista ex Empoli e di proprietà della Roma. E’ l’uomo giusto per il centrocampo del Milan?
Assolutamente sì, ha fatto una stagione fantastica con Giampaolo a Empoli, che lo accoglierebbe a braccia aperte in rossonero. Nasce come trequartista o intermedio di centrocampo ma Giampaolo lo ha inventato nel ruolo di regista perché voleva mezzali più dinamiche di lui e con più gamba. Davanti alla difesa ha dimostrato ottime doti tecniche e un’intelligenza calcistica sopra la media. Ha sostituito alla grande Valdifiori ed è stato bravo a prendere in mano il centrocampo dei toscani. Sa alternare la palla lunga e la palla corta, ha grandi qualità nel passaggio e soprattutto è sempre nella posizione giusta per ricevere la palla dai compagni. Si smarca perfettamente e dà sempre una soluzione di gioco a difensori e centrocampisti, insomma sarebbe perfetto per il Milan. Giampaolo inoltre è uno che ama lavorare con i giovani e a cui piace portarsi dietro i suoi giocatori per accelerare il processo di approfondimento tattico nelle nuove squadre, nel caso in cui sarà il nuovo allenatore del Milan farà quindi sicuramente il nome di Paredes e Saponara, che ricoprono due ruoli fondamentali nella sua idea di calcio.