Archivio

ESCLUSIVA – Russo De Cerame: “Berlusconi diplomatico ma alla fine cederà. Bacca via, rivoluzione in attacco”

Pubblicato

su

Davide Russo De Cerame, giornalista, tra le altre, di TeleLombardia e Antenna Tre, ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews24 in merito alla situazione in casa Milan, tra cessione societaria ed analisi tecnica della stagione appena terminata e quella che verrà.

L’argomento più caldo è la cessione Milan: credi che alla fine si farà?

Penso che sia la volta buona. Gli indizi portano al lieto fine nonostante le parole di smentita di Silvio Berlusconi. La sua decisione è di lasciare il club dopo decenni di successi ma, per farlo, vuole avere tutte le garanzie del caso. Ha paura però di perdere l’immagine vincente del brand Milan, da sempre accostato alle vittorie del presidente rossonero. Entro il 15 Giugno si saprà la verità ma le ultime indiscrezioni lasciano pochissimi dubbi.

Il tifoso rossonero vuole sostanzialmente sapere quanto tempo sarà necessario ai cinesi per allestire una squadra importante: i tempi tecnici rischiano di rimandare di un anno la ‘rinascita’ del club?

Sì. Anche qualora i cinesi chiudessero tra 10/15 giorni, le tempistiche del caso rischiano davvero di rimandare il nuovo progetto al mercato 2017. Questa tre mesi estiva secondo me sarà ancora diretta da Galliani e, in un certo qual modo anche da Berlusconi. Non si può pretendere che i cinesi acquistino il Milan a metà giugno e, nel giro di due settimane, investano 100/200 milioni per una squadra da Champions League. I cinesi, tra l’altro, non hanno ancora chiarito quale sarà l’organigramma futuro, chi farà l’AD, se resteranno Galliani e Barbara Berlusconi. Insomma,  ai tifosi consiglio di armarsi di pazienza ma, se dovesse concludersi la trattativa in maniera positiva, le gioie arriveranno.

Come vanno interpretate le parole di Berlusconi? Ultimamente si sta esponendo, forse troppo, pubblicamente. C’è sotto qualcosa?

Sicuramente le parole di Berlusconi hanno un peso che deriva anche dal suo personaggio e dalle circostanze. Da grande diplomatico ed uomo d’affari qual è, cerca di compiere ogni mossa secondo un ‘copione’ prestabilito. Non sto dicendo che sia finto ma che stia orchestrando le mosse da fare è evidente. È questa la principale differenza con l’Inter: Thohir non si è esposto per non fare brutte figure e sta per chiudere l’affare. Lui è un businessman, fa affari e nulla più. Berlusconi non può permettersi passi falsi e, pertanto, le dichiarazioni pubbliche sono mirate. Enigmatico al punto giusto ma gli esperti dovrebbero captare il ‘cuore’ del suo messaggio.

Passando al campo, qual è stato l’errore più grande della stagione 2015/2016?

Il mercato. Si è speso più di 80 milioni per giocatori che non hanno fatto la differenza in campo. L’unico colpo a mio avviso è Romagnoli anche se, per la cifra sborsata, è difficile chiamarlo in questo modo. È un buon investimento per il futuro, mentre né Bertolacci né Bacca hanno convinto. Il primo è finito nell’occhio del ciclone ed è malvisto dai tifosi. 20 milioni sono una cifra spropositata, incredibile e fuori da ogni logica. Con la metà dei soldi il Napoli ha preso Allan che è stato uno dei migliori centrocampisti quest’anno. Bacca invece ha fatto sì 20 gol ma non ha dimostrato di valere i 30 milioni della clausola versati al Siviglia.

A proposito del Peluca, si parla di un suo addio: lui vuole andare via o il Milan vuole cederlo?

La verità sta nel mezzo. Bacca vuole l’Europa e il Milan non vuole fare una minusvalenza. Considerando cartellino, stipendio ed ammortamento, con 22/23 milioni si riesce nell’intento. Il West Ham ci ha provato e l’offerta ufficiale è arrivata. Il Milan aspetterà magari la Copa America ma l’intenzione di cederlo è quasi definitiva. Al suo posto i rossoneri potrebbero virare su un giocatore italiano e/o giovane, altrimenti si potrebbe puntare su Pavoletti che il Genoa valuta 20 milioni ma che potrebbe fare uno sconto a Galliani & Co.

Qual è il reparto che subirà più scossoni, indipendentemente dalla cessione o meno?

L’attacco senza dubbio. Balotelli torna a Liverpool per cercare un’altra destinazione. Niang è l’unico che rimarrà mentre gli altri sono in bilico. Bacca, Menez e Luiz Adriano sono in procinto di salutare. Il brasiliano, tra l’altro, dimostra l’errore della società in sede di calciomercato. Pagato 8 milioni ad Agosto quando sarebbe potuto arrivare gratis a Dicembre, è stato il rimpiazzo di Ibrahimovic che lo scorso anno fu vicino per davvero al ritorno in rossonero. Luiz Adriano è una prima punta e la sua coesistenza con Bacca, oltre che ad essere complicata, è anche impossibile dato che il ruolo è lo stesso. Difficile ora provare a vendere l’ex Shakhtar ad una cifra accettabile, Cina ed Emirati Arabi possono essere delle opzioni ma non sarà facile.

Chance di vedere Ibra al Milan?

Zero o quasi. A meno di un clamoroso ribaltone, il suo destino è al Manchester United considerando la parola data a Mourinho. Contratto di un anno con opzione sul secondo ma dovrebbe mancare solo l’annuncio. Il Milan ha davvero pochissime chance a meno che Ibra decida di rinunciare a 7/8 milioni annui o che i cinesi chiudano domani e decidano di versargli 15 milioni a stagione. 

Questione tecnico: si parla di Emery e Pellegrini, Giampaolo sembra defilarsi. Brocchi non ha speranze?

Credo proprio di sì. Il suo destino non è cosi direttamente proporzionale all’ascesa dei cinesi. Se dovesse restare Berlusconi, nonostante i proclami, credo che sia difficile vedere Brocchi sulla panchina del Milan. Per ora è tutto bloccato e le notizie che escono in questi giorni sono da giudicare con le pinze. Fonti confermate assicurano di un incontro tra Pellegrini e Galliani qualche settimana fa ma non per questo si deve dire ‘Pellegrini prossimo allenatore del Milan’. Giampaolo non incarna il prototipo di allenatore da Milan anche se ha fatto molto bene ad Empoli. A metà/fine Giugno sarà tutto più chiaro.

Exit mobile version