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ESCLUSIVA, XAVIER JACOBELLI: “Maldini deve tornare al Milan”

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Xavier Jacobelli, direttore editoriale di alcune delle più famose redazioni digitali di quotidiani sportivi come corrieredellosport.it, tuttosport.com e molti altri, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Milan News 24, parlando della situazione del club di via Aldo Rossi, concentrandosi in particolare sulla questione bandiera e sul no di Paolo Maldini al nuovo Milan cinese: “Io penso che non sia ancora finita, che ci sia ancora uno spiraglio per rivedere Maldini nel Milan. A mio parere, un giocatore che ha fatto la storia di questo club, vincendo 26 trofei e collezionando 900 e passa presenze, deve far parte dell’organigramma del nuovo Milan dei cinesi. In qualsiasi parte del mondo tu vada, Maldini è riconosciuto come un’icona del calcio. Un suo ritorno in rossonero farebbe bene a tutto il calcio, non solo a quello italiano. Il Milan sarebbe visto come il Milan di Maldini e non di Fassone o di chissà chi, qualsiasi ruolo occuperebbe l’ex capitano rossonero. Non credo ci sia la possibilità che Ambrosini o Albertini possano sostituire Paolo nel ruolo di bandiera. Io comunque ripeto, credo non sia finita qui. Per me, comunque, già da diverso tempo Maldini avrebbe dovuto stare nel Milan. Però apertamente ha sempre dichiarato che finché c’era Galliani, neanche se ne poteva parlare. Barbara Berlusconi lo cercò nel Novembre del 2013, non era certo lei a non volerlo”. Alla domanda se Maldini fosse stato un po’ presuntuoso a chiedere subito un ruolo di primissimo piano nell’organigramma del club di via Aldo Rossi, Jacobelli risponde così: “Non credo sia un fatto di presunzione. C’è da dire però che sia legittimo il fatto che Paolo chieda rispetto e magari un ruolo importante, visto quello che è stato e ha rappresentato per il Milan. Comunque credo ci sia anche la possibilità di una gavetta in una società. Abbiamo degli esempi concreti, come ad esempio quello di Pavel Nedved, arrivato alla Juve in punta dei piedi, ed ora vicepresidente dei bianconeri. Ci sono tanti esempi di bandiere, soprattutto nel calcio italiano: Zanetti all’Inter, Bruno Conti quando era alla Roma e tanti altri. Maldini deve tornare al Milan”. Il discorso poi vira sulla cordata cinese che sta per acquistare il Milan e sullo scetticismo delle ultime settimane riguardo alle voci di possibili documenti bancari falsi di Sino Europe, come ha riportato qualche settimana fa Bloomberg. Ecco il pensiero del giornalista a riguardo: “Non sono per niente scettico. Seguo questa trattativa dal 14 Aprile e il fatto che siano già stati versati 100 Milioni nelle casse di Fininvest la dice lunga. Fassone la settimana prossima volerà in Cina per capire la data esatta del closing, che sarà intorno alla metà di Novembre. Il fatto che anche un personaggio come Mirabelli abbia detto addio all’Inter dopo il grande lavoro fatto per venire al Milan, per ora ancora senza nessuna carica se non quella di consulente sportivo, fino al momento del closing, quando diventerà Diretto Sportivo, è un altro esempio che le cose stanno andando per il verso giusto”. Infine, Jacobelli parla della linea verde che il Milan sta portando avanti, con molti giovani italiani titolari nelle ultime partite disputate. Il giornalista parla poi in particolare di Donnarumma: “E’ un progetto giusto, che mi piace ed è giusto portarlo avanti. Montella è bravissimo perché ha il coraggio di credere nei giovani, vedi l’esempio di Locatelli. Per quanto riguarda Donnarumma, il Milan deve ringraziare Mihajlovic che ha avuto il coraggio di lanciarlo lo scorso anno, all’età di 16 anni. Per me Gigio è un fenomeno, per la freddezza che dimostra nel difendere i pali del Milan, in particolare a San Siro. E’ un ragazzo consapevole, con la testa sulle spalle e diventerà uno dei portieri più forti del mondo. Quanto vale? Non meno di 60 milioni, tantissimi club lo vogliono, ma una delle priorità dei cinesi è quella di blindarlo. Con lui il Milan sarebbe a posto per 20 anni”.

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