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ESCLUSIVAMN24 – Cagni: “Troppi esoneri, il ruolo dell’allenatore merita rispetto”

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Luigi Cagni, noto allenatore con dei trascorsi sulle panchine del Piacenza, del Genoa e dell’Empoli, ha parlato in esclusiva a Milannews24 in merito all’esonero di Sinisa Mihajlovic e all’arrivo di Cristian Brocchi:

Il tanto discusso esonero di Sinisa Mihajlovic si è concretizzato. Come reputa l’arrivo di Brocchi al suo posto?

Sono rimasto sorpreso dalla notizia dell’esonero di Mihajlovic, di certo non me l’aspettavo. Il nostro campionato ormai non dà più un’immagine positiva di sè anche a causa dei troppi esoneri che si vanno susseguendo. In queste ore avevo già sentito di Novellino cacciato dal Palermo e adesso a 6 giornate dal termine il Milan caccia Mihajlovic. Non reputo Brocchi, aspettiamo di vedere cosa sarà in grado di fare“.

Dopo Leonardo, Seedorf e Inzaghi, un altro tecnico privo di adeguata esperienza approda al Milan. Non c’è il rischio di bruciare nell’immediato un altro ex rossonero?

Che vada bruciato questo no, mancando poche partite alla fine Brocchi avrà innanzitutto la possibilità di adoperare tutte le sue qualità. Il rischio semmai potrebbe riguardare la stagione che verrà: un conto è allenare per 6 partite facendo da traghettatore, un conto restare in panchina per un anno intero e al momento non sembra che lui abbia i requisiti adatti per affrontare un’intera stagione sulla panchina del Milan“.

Brocchi è fautore di un 4-3-3, un modulo in controtendenza con il prediletto 4-4-2 di Berlusconi. Dovrà il tecnico adattarsi al “diktat” del presidente o viceversa quest’ultimo riuscirà ad innamorarsi del tridente?

Al giorno d’oggi il ruolo dell’allenatore non ha più una dignità. Quando le cose non girano il principale imputato è sempre l’allenatore, una figura che merita rispetto e una maggior fiducia da parte del proprio club. Qualunque modulo il nuovo allenatore abbia in mente è giusto che lo porti avanti e lo metta in pratica senza alcun condizionamento“.

C’è uno spogliatoio con tante crepe al Milan. Il nuovo arrivato in panchina riuscirà nell’arduo compito di ricompattarlo?

Spetta a lui e alla personalità che sarà in grado di sfoggiare dinanzi ai suoi giocatori. Comunque, è possibile che quando tutto va male le colpe sono sempre di chi allena e mai dei giocatori? Ciascuno deve prendersi le sue responsabilità“.

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