2015

Esonero Inzaghi? Berlusconi si è legato le mani 11 mesi fa

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‘Chi è causa del suo mal pianga se stesso’: proverbio mai più indicato che nel contesto creato al Milan da Berlusconi da circa un anno e mezzo a questa parte. Sì perchè la decisione di esonerare quello che una stagione fa, di questi tempi, veniva dipinto come un menomato del calcio, che pure è stato capace, in 5 mesi, di ottenere una media punti superiore di quella del prediletto del presidente, adesso si trova a pesare enormemente sulla possibilità di un avvicendamento in panchina, a sei turni dalla fine dell’agonia. Berlusconi era, ed è ben conscio che liquidare Seedorf avrebbe significato una gestione diversa degli immediati successori dell’olandese, oltretutto con Allegri, all’epoca a spasso, ancora a libro paga. La scelta convinta di Seedorf di rigettare la buonuscita, e ad ogni modo condivisibile dopo tutto quello che aveva trascorso in quei mesi solo per essersi messo di traverso alle idee tecniche del numero uno del Milan, ora comporta un’immobilità obbligata da parte del club, che tra Pippo e il Professore, si trova ad elargire oltre 300mila euro al mese, e per cosa poi? Se ne riparla il 31 maggio.

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