HANNO DETTO
Fabian Ruiz: «Qualificazione Champions? Il calcio è ingiusto»
Fabian Ruiz a tutto tondo: le parole del centrocampista del Napoli tra il suo futuro e l’avventura a Euro2020 con la Spagna
Fabian Ruiz ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Le sue parole.
SPAGNA – «Era tempo che non c’era un gruppo così giovane, questa è la scelta del c.t. e stiamo provando a costruire una squadra forte e un bel gruppo: siamo tutti bravi ragazzi e tra noi si sta creando un grande ambiente. Personalmente sono stato chiamato ultimamente con continuità e la cosa mi fa molto piacere perché la concorrenza, soprattutto a metà campo, è ampia e qualificata. E sui giovani mi permetta di sottolineare una cosa: la Spagna ha una cantera inesauribile. I vivai sono buoni, la crescita rapida, la fiducia sempre presente e le occasioni numerose, una combinazione che fa bene a tutti. La federazione fa un gran lavoro appoggiandosi su quello dei club, qui nessuno ha paura a schierare i giovani e a dare opportunità, a tutti i livelli. La nazionale lo conferma».
ITALIA – «Se è per questo non ho menzionato nemmeno il Belgio. Conosco bene tutti gli uomini chiamati da Roberto Mancini e penso che l’Italia abbia un’ottima squadra. Siete in una situazione simile alla nostra: delusioni recenti e voglia di ripartire poggiando su ottime basi. Voi e noi abbiamo buone nazionali che magari sulla carta non hanno il peso della Francia campione del mondo ma che possono battere chiunque e anche vincere l’Europeo. Coi nomi non si vince un torneo».
STUPITO DALLE CRITICHE A RONALDO? – «No. E non succede solo in Italia: in Spagna ho sentito criticare Leo Messi… A volte si fa fatica a dar valore a ciò che si ha, si dimentica la grandezza di questi giocatori, di cosa significa poterli avere vicino, sfidarli e goderseli. Gente che gioca in maniera straordinaria da anni, una cosa super super difficile, bisogna ammirarli, altro che».
BILANCIO STAGIONALE – «Inizialmente non ho trovato la forma ma dopo il Covid poco a poco sono migliorato e sono soddisfatto degli ultimi 4 mesi della stagione. Se sono in nazionale è perché evidentemente ho fatto bene col Napoli».
AD UN PASSO DALLA CHAMPIONS – «A una partita, l’ultima. Questo è il calcio. Dopo la sconfitta con la Juve abbiamo fatto 20 punti su 24. Eravamo li, avevamo fatto cose importanti e complicate, col Verona non siamo riusciti a vincere e l’obiettivo è sfumato nonostante i grandi sforzi. La cosa mi ha intristito, e per questo ho voglia di rifarmi con la nazionale. A volte il calcio è ingiusto, ma è inutile rimuginare su ciò che è successo, bisogna guardare avanti».
FUTURO – «A Napoli sto bene, sono contento. È una città che mi ha accolto benissimo, un posto dove la gente vive il calcio esattamente come nella mia Siviglia, con passione, trasporto e senza pause, sempre al massimo come piace a me. Ho ancora due anni di contratto e sono felice. Non c’è molto altro da dire, a parte il fatto che ora voglio pensare solo alla nazionale, la cosa più importante di questa mia estate».