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Fassone ‘blocca’ Balotelli: perché un ritiro è un ritiro

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Ieri a far notizia è arrivata anche l’intervista di Mario Balotelli che ha parlato di Milan e Inter: ecco perché Fassone ha fatto bene a dire no a SuperMario

In casa Milan il periodo non è dei migliori – giusto per usare un eufemismo – e, pertanto, la decisione comune di andare in ritiro, benché criticabile, porta a mantenere serrato lo spogliatoio il gruppo, anche in un periodo in prossimità del Natale e delle feste. Mario Balotelli ha dichiarato di voler salutare ex compagni a Milanello ma Fassone ha preferito negargli l’accesso: «Ho sentito Abate, volevo salutare oggi la squadra e magari pranzare con loro ma un dirigente ha detto di no. Penso sia Fassone che non vuole, la squadra è in ritiro punitivo e probabilmente non sono ben accette persone dall’esterno. Mi avrebbe fatto piacere».

FASSONE COERENTE, BALOTELLI NO – Una decisione giusta quella di Fassone o chi per lui: un ritiro è un ritiro e la porta è chiusa a tutti, non solo a Balotelli. In più, fanno riflettere le parole dette dall’attaccante del Nizza sul suo futuro: un’apertura all’Inter, un «tornerei al City anche gratis» mentre un ‘no’ secco al Milan perché «non vorrei passare la causa di tutti i mali». Parole che, dette da uno che «ama il Milan» mostrano e dimostrano un filo di incoerenza e di opportunismo, visto che tra sei mesi scadrà il contratto e partirà la caccia ad una nuova squadra.

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