Fassone fa causa al Milan per il licenziamento? Ci vuol coraggio

Fassone ha fatto causa al Milan per “licenziamento ritorsivo”. La verità è che l’ex amministratore delegato ha fallito su ogni fronte

E’ di oggi la notizia che Marco Fassone, ex amministratore delegato del Milan sotto la proprietà di Yonghong Li, ha fatto causa al Milan per “licenziamento ritorsivo”. Ovvero il manager sarebbe stato allontano dal club di via Aldo Rossi senza giusta causa. Dal canto suo le rimostranze di Fassone potrebbero anche avere una base legale, anche se dalla lettera di licenziamento oggi diffusa dalla società così non sembrerebbe, ma per quanto riguarda il suo operatore c’è poco da dire. L’ex dirigente rossonero ha svolto il suo compito molto al di sotto delle aspettative dei tifosi e delle reali necessità del Milan. Fassone con la complicità di Massimiliano Mirabelli ha confermato sulla panchina Vincenzo Montella quando sarebbe stato forse più opportuno cambiare per dare un taglio netto con il passato. L’ex ad non è poi riuscito a far valere la posizione del club davanti all’Uefa per la violazione del Fair Play Finanziario e se il TAS non avesse ribaltato la decisione di Nyon la squadra non avrebbe partecipato all’Europa League.

Fassone non è riuscito a mantenere molte delle promesse fatte all’inizio del suo mandato. Il progetto dello stadio non ha fatto alcun passo avanti sotto la sua gestione mentre i ricavi ottenuti da Milan China, l’azienda nata proprio per aumentare i ricavi generati nel Paese del dragone, ha fallito clamorosamente. Fassone ha inoltre gestito malamente il rinnovo di Gigio Donnarumma lasciandosi sostanzialmente ricattare da Mino Raiola ed è stato disastroso nel spiegare al pubblico e ai media la situazione finanziaria del club, rivelatasi poi meno florida del previsto.