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Bagarre Fassone-Elliott: l’ex ad rimosso dal ruolo per “giusta causa”
Possibili sviluppi legali dopo il divorzio tra Fassone e Elliott al Milan, ecco i motivi che hanno portato il fondo a revocargli la nomina di ad
Si tratta di vera e propria bagarre tra Marco Fassone, ormai ex amministratore delegato del Milan, e Elliott nonostante il responso positivo arrivato dal Tas di Losanna che ha riammesso i rossoneri alla prossima Europa League. Il dirigente italiano è stato rimosso dal ruolo di ad a causa di una «Compromissione del rapporto fiduciario – si legge tra le contestazioni addotte a Fassone nel corso dell’ultima assemblea – per le modalità con cui ha gestito e comunicato l’instaurazione e la modificazione dei contratti con la società (l’auto-rinnovo del contratto), la responsabilità nella predisposizione dei piani, la predisposizione e la struttura del mercato cinese. Fatti solo recentemente venuti all’attenzione e per cui sono in corso nuovi approfondimenti, con Rossoneri Sport Investment Lux che si riserva ulteriori valutazioni per la tutela dei diritti propri e della società». Frasi che potrebbero far presagire una coda legale al divorzio con Elliott parte lesa.
Alla base dei motivi che hanno portato Elliott a rimuovere Marco Fassone dal ruolo di amministratore delegato ci sarebbero dunque alcuni errori manageriali e azioni poco trasparenti che, a detta dei rappresentanti del fondo americano, hanno compromesso il rapporto fiduciario in corso. La figura di amministratore delegato del Milan è al momento affidato ad interim al nuovo presidente, 23esimo nella storia del club, Paolo Scaroni. In futuro i nomi vagliati sono quelli di Gandini, Ivan Gazidis (che prima deve però liberarsi dall’Arsenal) o la nomina di un membro già interno alla società come Franck Tuil.