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Fassone: «Sbalordito dalle parole di Pallotta. Pronti a confrontare i bilanci di Milan e Roma»
Non si è fatta attendere la risposta, attraverso video su Facebook, di Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, al duro attacco di Pallotta
Marco Fassone non si nasconde e, dopo le parole pesanti pronunciata dal presidente della Roma James Pallotta ad una radio statunitense (LEGGI QUI), risponde per le rime alle accuse del patron giallorosso: «Siamo sbalorditi per lo stile e per il fatto veramente inusuale che un club attacchi in modo così diretto una consorella. Caro Pallotta, siamo pronti a un confronto sui bilanci del Milan e della Roma. Tra l’altro, quante imprecisioni. Francamente, inoltre, non so a cosa si riferisca Pallotta quando afferma ‘Pagheranno le conseguenze’, è una minaccia? Noi, tutti lo sanno, abbiamo emesso un bond pari a 50 milioni di euro che è totalmente destinato al finanziamento della campagna acquisti di quest’estate e al momento siamo ampiamente al di sotto del consumo di questa cifra. Ci sono dei piani pluriennali visibili al pubblico che abbiamo presentato alla Uefa, quindi sono minacce, se di minacce si tratta, che respingo al mittente».
STIPENDI – «Non so come Pallotta possa pensare che il Milan un domani avrà un monte stipendi pari a quello dei ricavi. Tutto il nostro piano prevede che gli stipendi rimangano tra il 50% e il 60% dei ricavi, quest’anno è così. Noi abbiamo potuto alzare il massimo salariale perché il monte stipendi della gestione precedente, sotto la proprietà Berlusconi, erano al di sotto di un’asticella ampiamente competitiva e poi la soglia di indebitamento del Milan, attualmente di 120 milioni, rispetto al fatturato del club è straordinariamente migliore percentualmente di quello che ha la Roma».
MERCATO – «Non sono preoccupato del fatto che il Presidente Pallotta non comprenda il nostro operato, bensì dalle sue accuse quando parla di ‘Manager che hanno perso la testa’: noi abbiamo la dote di essere dei manager freddi, di non essere tifosi, ogni investimento che viene fatto da un club come il nostro è calcolato. Lo pregherei di tenere in conto che i giocatori che abbiamo acquistato fino ad ora sono giocatori che vanno ad asset della società, che patrimonializzano la società, che danno un valore alla società. Quando si acquista o si vende una società, e il presidente Pallotta lo sa bene, si guardano gli asset che ha in plancia e in questo caso sono prevalentemente i giocatori. I giocatori che abbiamo acquisito sono, in grande maggioranza, giovani e di grandi prospettive che riteniamo possano darci ottimi risultati sportivi nel breve e risultati economici nel medio-breve periodo».