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FOCUS MILAN-JUVENTUS: sfida ad alta quota, mancava dal 2012
di Alberto Maugeri
Non accadeva dalla stagione 2011/12. Allora, Milan-Juventus era una vera e propria sfida ad alta quota considerato che rossoneri e bianconeri stazionavano nelle zone alte della classifica e lottavano dichiaratamente per vincere lo scudetto. Esattamente 5 stagioni dopo entrambe le squadre si riaffrontano sullo stesso terreno di gioco, San Siro, partendo da posizioni molto privilegiate: la Juve prima a 21 punti, il Milan secondo a 16.
Un momento da incorniciare quello che stanno vivendo attualmente i giocatori di Vincenzo Montella, protagonisti di un buon inizio di campionato. Le sconfitte contro Napoli e Udinese alla 2a e alla 3a giornata avevano riaperto tutta una serie di processi, c’era tanta delusione nell’ambiente rossonero timoroso di dover vivere un altro campionato ai margini dell’Europa similmente agli ultimi tre. Proprio l’Europa torna ad essere un argomento di stretta attualità: se la stagione finisse oggi, il Milan accederebbe ai play-off di Champions League dove manca ormai dal 2014.
Il bello è che in casa milanista il pensiero non va al terzo posto bensì al primo, stando alle dichiarazioni rilasciate ieri da Mattia De Sciglio negli studi di Milan Tv. Il terzino ha lanciato la sfida ai grandi rivali allenati dall’ex Massimiliano Allegri, c’è voglia di fare bene e di stupire nel match in programma sabato sera a San Siro e un eventuale “colpo” proietterebbe la squadra di Montella a soli due punti dalla capolista. Naturalmente bisogna rimanere coi piedi saldamente a terra, qualsiasi tipo di volo è vietato alla luce di un tasso tecnico di certo non uguale a quello della Vecchia Signora ma è chiaro che i tifosi innamorati del Diavolo hanno tutto il diritto di sognare e di spingersi oltre. Non si può dire invece dire la stessa cosa per chi scenderà in campo; l’umiltà è il primo mezzo che ciascun giocatore rossonero deve avere con sé, chiamato sì ad affrontare a viso aperto ogni partita ma al contempo a guardare in faccia la realtà e non pensare troppo allo scudetto o alla Champions. Di partita in partita si conoscerà il nostro reale valore.
La settimana che ci conduce verso Milan-Juventus è già cominciata, impossibile dimenticare quanto verificatosi in quel 25 febbraio 2012 quando un gol annullato a Sulley Muntari scatenò fiumi di polemiche e in qualche modo influì anche sulla assegnazione dello scudetto in favore degli uomini allenati all’epoca da Antonio Conte. Prima di quel famoso match il Diavolo stazionava al primo posto a quota 50 punti mentre ad inseguire era la Juve a quota 49 (da tenere però in conto che aveva una gara in meno). Finì 1-1 con gol di Antonio Nocerino e Alessandro Matri: sul parziale di 1-0 per i padroni di casa, Muntari segna di testa in seguito ad una corta di respinta di Buffon, il pallone oltrepassa la linea di porta, clamorosamente il gol viene prima convalidato dall’arbitro Paolo Tagliavento della sezione di Terni e poi viene annullato. A distanza di 5 annate la rabbia per quel brutto episodio non è stata ancora smaltita, c’è tanta voglia di rivincita e non c’è occasione migliore di sabato sera per poterci riprendere una rivincita che tanto ci spetta.