2015
Futuro di Inzaghi? Alea iacta est!
Il famoso filotto di vittorie che la platea rossonera si aspettava di vedere, prima che il Milan mettesse su altre tre gare dal rendimento altalenante contro Empoli, Cesena e Chievo, purtroppo non è stato infilato. Anzi, i passi indietro sono parsi più evidenti di quelli in avanti. La difficoltà dei giocatori ad attuare una doppia fase è una nota emblematica del tipo di lavoro settimanale svolto da Inzaghi. In ogni caso, ormai la situazione dell’ex numero 9 è delineata. La società vuole onorare le indelebili gesta compiute da SuperPippo da calciatore con quei colori sulle spalle, e dunque lascerà il tecnico alla guida della squadra per le restanti tredici partite, con la speranza che lo stesso trovi una striscia positiva che possa far cambiare idea alla dirigenza, la quale sta già pensando ai papabili per la panchina dell’anno che verrà. Ovviamente vale anche il viceversa, per cui in caso di naufragi la società lo congederà prima della fine dell’annata, e forse per Inzaghi sarebbe anche meglio, perchè adesso l’agonia è ben visibile sul volto dell’allenatore, dato che diversi amici ed ex compagni hanno scherzosamente evidenziato (ma nemmeno poi così tanto) quanto sia invecchiato in soli sette mesi.