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GALLIANI A MILAN TV: “Le mie ultime 3 settimane in rossonero”

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Ospite della trasmissione Milan Talk su Milan Tv insieme con l’ex portiere del Milan Christian Abbiati e il giornalista Mediaset Toni Capuozzo, Adriano Galliani ha ripercorso la sua esperienza in rossonero, prossimo all’addio:

Le mie ultime 3 settimane al Milan. Non per arroganza ma ho fatto l’amministratore delegato sempre nella mia carriera, non saprei che altro ruolo fare. Che cosa posso fare? Direi che sono le mie ultime 3 settimane di Milan dopo 30 e passa anni. Niente è assoluto, tutto cambia, tutto si muove, tutto gira, tutto vola e va via. Quello che abbiamo fatto insieme rimane. Passeremo dalla cronaca alla Storia e forse sarà meglio la Storia della cronaca.

Un grande orgoglio, in 30 anni noi abbiamo 28 primi posti, 16 secondi posti e 1 primo o secondo posto visto che c’è 1 Supercoppa a Doha a tra poco. Secondi posti tra finali di Champions e campionati non è mica da poco, sono tanti. Se si concluderà, come dovrebbe concludersi, quest’avventura è tanto tanto tanto e Christian ha contribuito a questi successi.

Guardiamo al presente e non voglio parlare di cose tipo il rinnovo di Donnarumma che probabilmente non mi riguarderanno a partire dal 2 dicembre.

Ci sono delle statistiche dell’Uefa che dimostrano come i tempi si siano compromessi moltissimo e conti molto di più l’aspetto fisico. E’ difficile fare confronti tra i giocatori di 30 anni fa e quelli di oggi. Quando penso a Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini è una difesa straordinaria ma per me lo è altrettanto quella che vince nel 2003 la Champions con Costacurta, Nesta, Maldini e Kaladze. Penso al centrocampo di Sacchi ma penso anche a quello di Capello e penso anche a quello di Ancelotti negli ultimi anni: Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa con Shevchenko e Inzaghi in attacco. Non sono in grado di fare una top 11. Noi abbiamo avuto 8 Palloni d’oro. Negli anni ’90 avevamo il Pallone d’oro titolare Van Basten e un altro come Papin in panchina.

La Juventus sta vincendo da 5 anni. Non è solo merito dello stadio ma è anche molto merito dello stadio. Hanno fatto un’acustica straoardinaria, noi comunque abbiamo un grandissimo stadio. Gli stadi incidono certamente sui ricavi ma la cosa che ha deciso ancora di più sono i ricavi televisivi. La Premier ha ricavi televisivi che non ha eguali al mondo. Per poter costruire questi stadi per avere agevolazioni a livello fiscale dovevi avere la pista d’atletica. E adesso quasi tutti gli stadi d’Italia sono vecchi e non fatti per il calcio. Non c’è uno stadio inglese o spagnolo con la pista d’atletica. Gli stadi nuovi francesi e tedeschi idem. La iattura degli stadi italiani sono state le piste d’atletica. Se devo andare a vedere una partita vedendo male perchè c’è la pista d’atletica di mezzo sto a casa e la guardo in tv. San Siro ha una curva di visibilità che è fantastica. Dopo le ristrutturazioni fatte e che faremo San Siro è ancora un bellissimo stadio“.

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