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Gasperini: «Contro il Milan punto sul Papu»
Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani tra Milan e la sua Atalanta, ecco le parole del tecnico
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di domani alle 18 tra Milan e Atalanta, Gian Piero Gasperini ha così parlato della propria permanenza alla guida della Dea: «Ho rinnovato per ripartire, per una nuova scommessa, per un’avventura bella come prima, non sarà facile ma è una bella opportunità perché a Bergamo sto molto bene e c’è la possibilità di lavorare bene e non parlo di risultati».
RIMETTERSI IN GIOCO – «Io mi sto rimettendo in gioco, dopo quattro volte in Europa ho la volontà di ripartire rialzeranno le precedenti stagioni perché questa è a rischio perché è più complicata. Rimettiamoci un po’ di zavorra nelle tasche e rimettiamoci con i piedi per terra, era più facile difenderla l’Europa che riconquistarla, poi se sapremo fare di più sposteremo l’asticella man mano. Era finito un ciclo ma per me è ripartire da un ciclo, la continuità va a farsi benedire, la prospettiva mi rianima per ripartire».
MILAN – «Il Milan ha mantenuto tutto il suo organico, ha aggiunto Higuain con un ottimo livello tecnico e sta attraversando un bel momento, io penso all’Atalanta che deve fare bella figura e giocare con le sue caratteristiche. Il campionato italiano è diverso, dobbiamo trovare adattamenti diversi, abbiamo bisogno di trovare fiducia negli ultimi 16 metri, non tutti quelli che sono rimasti hanno gli adattamenti per realizzare. Io punto molto sul Papu, non è un caso se due anni fa ne ha fatti tanti, dobbiamo inserire meglio Zapata, vedere Pasalic, che non è né Kurtic né Cristante».
CONDIZIONI – «Nelle ultime due partite abbiamo creato poco perché qualcuno è un po’ affaticato dopo gli impegni con la Nazionale, è un campanello d’allarme aver perso così, senza che il portiere avversario sia stato troppo impegnato, con Cagliari e Spal».
SERIE A DIFFICILE – «C’è un campionato difficile da giocare, abbiamo preso due schiaffoni e dobbiamo ripartire con concentrazione, qualità e il coraggio di giocare a Milano senza pensare all’Europa, non mettiamo obiettivi così alti a inizio stagione, non ha nessun vantaggio, dobbiamo guardare partita per partita sul campo. La pressione è sulla prestazione, dobbiamo creare loro problemi, mantenere la nostra identità: in un anno e mezzo la squadra ha perso otto titolari e ha bisogno di ritrovare forza».
SUSO – «Suso lo conosco bene, faceva quello che fa ora il Papu a Genova, è bravo di mancino ma anche di destro sulla fascia, è di qualità ma gli accorgimenti da prendere sono in favore del nostro gioco, dobbiamo essere una squadra difficile da superare».