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Gattuso: «Laxalt non è Rodriguez, Piatek non è mai stato servito»

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Le parole di Gennaro Gattuso al termine della partita dell’Olimpico pareggiata contro la Lazio

Un Milan decisamente sottotono e impaurito riesce a portare a casa un pareggio dallo stadio Olimpico. Tutto ora si deciderà nella sfida di ritorno a San Siro quando i biancocelesti avranno a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Tuttavia, ci si aspetta una prestazione totalmente diversa dai rossoneri al ritorno per conquistare la finale della competizione. Intervistato dalla Rai al termine della partita, Gennaro Gattuso ha così commentato la sfida:

«Abbiamo fatto un passo indietro a livello qualitativo, invece abbiamo fatto bene a livello difensivo. La Lazio ha giocato sui nostri errori, è una squadra fisica che ti crea molti grattacapi, invece negli ultimi 30 metri potevamo fare molto di più».

Su Piatek: «Non è mai stato servito, lo cercavamo dritto per dritto, con palla lunga, non abbiamo cercato abbastanza le mezze ali e abbiamo sbagliato da questo punto di vista».

Sul ritmo partita: «Abbiamo sbagliato tantissimo, preso quattro/cinque partenze. Lazio non in salute? Non sono d’accordo, è una squadra a cui bisogna stare sempre attenti, con gente veloce e grande fisicità. Mi tengo stretto il pareggio, ma potevamo fare molto, molto di più».

Sul momento della squadra: «Si poteva fare molto di più, ma Laxalt non è Rodriguez e Borini è uno a cui piace attaccare la profondità rispetto a Calhanoglu. La crescita è merito sicuramente dei nuovi arrivi, ma c’è una crescita costante di tutta la squadra».

Sulla tenuta della difesa: «Confermo, è stato fatto un ottimo lavoro. Oggi ci teniamo solo la fase difensiva che ha funzionato molto bene, abbiamo fatto fatica nella fase di possesso, potevamo sviluppare in maniera diversa».

Sulla striscia positiva: «Devo fare tanta strada, il merito è dei miei ragazzi. La fortuna degli allenatori sono i giocatori, che devono seguire tecnico e staff, noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo giovane che ci crede. Non abbiamo fatto nulla, vedremo a fine stagione. Allenatore dell’anno? Non mi interessa».

 

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