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Gattuso chiude il mercato: la priorità è valorizzare i presenti

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Gattuso sta raccogliendo le risposte alle domande nate qualche settimana fa, i riscontri sembrano essere positivi in virtù della decisione di non fare mercato sia in entrata che in uscita

Si dice che il tempo sia l’unica unità di misura utile a confermare o a smentire le scelte di uomo, un uomo che porta sulle spalle il peso della responsabilità dell’intero andamento societario, presente e futuro. Si perchè di questo si tratta, dai risultati della squadra dipendono equilibri economici che oltre al presente andrebbero a condizionare la stagione futura che ancor oggi appare come un’incognita. Il Milan di oggi è sulle spalle di Gennaro Gattuso, una persona dotata di un gran cuore e di una grande generosità, tutta dedita alla grande passione per il proprio lavoro. Non è solo un discorso di risultati, Gattuso al Milan appare in tutta la sua forza nel pre, nel durante e nel post partita, gli occhi che inizialmente sembravano spaventati ora appaiono carichi di rabbia agonistica e di voglia di vincere.

QUELLA DECISIONE DI NON FARE MERCATO- Gattuso ha avuto le idee chiare fin da subito, il suo arrivo è coinciso più o meno con l’apertura della sessione di mercato invernale, chiusa a suo modo di vedere, ancor prima di iniziare. La società sarebbe intervenuta sul mercato per apportare qualche modifica utile a bloccare le falle emerse nel girone di andata, Gattuso invece si è deliberatamente opposto, frapponendo la sua idea fra se stesso e la società: mercato chiuso, nessuno parte e nessuno arriva. Un messaggio chiaro, nato dall’intento di dare fiducia al mercato estivo di Fassone e Mirabelli e soprattutto di fare squadra con gli uomini a disposizione, tranne ovviamente i vendibili che non hanno mai giocato ( Vedi Gustavo Gomez). Antonelli e Locatelli ad esempio sono rimasti così come Andrè Silva malgrado i problemi che tutti conosciamo.

I RISULTATI- La decisione di non fare mercato ha sicuramente influito positivamente a livello psicologico sui giocatori arrivati in estate ma soprattutto sui veterani che finalmente hanno trovato un condottiero abile e passionale, al punto da credere ancora in un obbiettivo che fino a tre settimane fa sembrava una chimera. Parliamo ovviamente della rincorsa Champions, l’Inter è ancora quarta ma continua a perdere terreno, ora è a più 10 dai rossoneri che a testa bassa stanno lottando per riconquistare dignità e voglia di tornare grandi.

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