Milanello
Gattuso: «Non amo il 4-3-3 ma per cambiare dobbiamo essere pronti»
Gennaro Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Chievo ha così detto la sua sulle recenti prestazioni della sua squadra e dei singoli
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Chievo che si terrà domani a San Siro, Gennaro Gattuso ha così parlato: «Domani la cosa fondamentale sarà la vittoria, magari vi aspettavate che dicessi di non subire gol ma porta male. Tutte le volte che lo dico ne subiamo. Domani sulla carta sembra una partita facile ma invece non lo sarà. Loro stanno attraversando un periodo non facile ma sono messi bene in campo e molto pericolosi sui calci piazzati».
CALHANOGLU – «Calhanoglu è tornato? Lo spero per lui, la prestazione con la Roma non è avvenuta due anni fa ma un mese fa. Dopo ha vissuto qualche difficoltà, lui in questo momento deve andare alla ricerca della precisione. Vedo che sta pensando troppo, alle volte ha 10 gol sui piedi perché lui è uno di quelli che buttano giù le porte. Ha vissuto difficoltà a livello familiare ma anche all’aiuto dei suoi compagni e alla vicinanza nostra sta recuperando pure sul punto di vista mentale».
CUTRONE – «Cutrone dall’anno scorso mi mette in difficoltà. Io non mi diverto a lasciare in panchina Cutrone. Ero disperato quando c’è mancato in qualche partita, è un giocatore che cambia le partite col suo dinamismo e il suo entusiasmo. Patrick in Nazionale? Deve essere contento della chiamata, è un dato di fatto che in questo momento non stia bene ma lui si deve presentare e poi deciderà Mancini».
MODULO – «Sembra che io sia fissato col 4-3-3 ma non lo sono, questa squadra sa fare anche altro ma dobbiamo essere nella condizione di cambiare modulo e farlo bene altrimenti si sbaglia».
CASTILLEJO – «Castillejo non ha giocato al massimo in Europa League ma quando è stato chiamato in causa soprattutto in campionato ha sempre fatto bene. Idem Laxalt. Bakayoko sta facendo un po’ di fatica ma per lui vale lo stesso discorso fatto con Hakan».
TIFOSI – «L’entusiasmo intorno a questa squadra c’è. In Coppa c’era poco pubblico anche a causa dell’orario. Quando si gioca a San Siro, soprattutto in campionato, sono stati sempre presenti e hanno dato una grossa mano».
CALENDARIO – «A parte il derby io davvero non so con chi altro giochiamo. Ora pensiamo al Chievo e giocheremo partita per partita».
LE PRESTAZIONI – «La prestazione contro l’Olympiacos non è stata una buona prestazione, adesso noi dobbiamo saper vincere anche a costo di essere meno belli. Questa è una squadra che gioca bene, sa palleggiare ma la cosa che dobbiamo migliorare è saper cambiare in corsa. Giocare un calcio meno pulito e più basato sugli avversari, facciamo troppi pochi falli».
BAKAYOKO – «La responsabilità è solo mia. Lui è da due, tre mesi qui e ho sbagliato io a non farlo migliorare dal punto di vista tattico. Un problema di lingua? No, Gigi Riggio e Dominici parlano perfettamente francese come altri nostri calciatori. Penso che in questo momento le responsabilità sono mie perché non l’ho messo nelle condizioni adeguate».
RODRIGUEZ – «Ha un gioco semplice anche quando riceve palloni difficili. Potrebbe spingere ancora un po’ di più ma lo sta già facendo maggiormente dell’anno scorso. È un calciatore internazionale che sa fare bene entrambe le fasi, in questa stagione è migliorato molto anche dal punto di vista difensivo».
IBRAHIMOVIC – «Dovete chiedere a Leonardo, io non posso parlare di giocatori che non fanno parte della mia squadra. Da compagno era un leader se non sei forte a livello di personalità ti distrugge. Se un giorno la società deciderà di portarlo ne parleremo ma ad oggi è solo aria fritta. Un attaccante a gennaio? Io vorrei tante cose nella vita ma so che certe cose non si possono avere e ti accontenti. Non posso pensare ora a cosa accadrà a gennaio».
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