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Gattuso: «Oggi è stata colpa mia»
Gennaro Gattuso, intervenuto ai microfoni di Sky Sport24, ha voluto parlare così della sconfitta subita questa sera contro il Rijeka
Gennaro Gattuso, nel post-partita, è intervenuto così ai microfoni di Sky. Ecco le sue dichiarazioni:
«Oggi serve riuscire a tornare a vincere, ad avere la consapevolezza che in questo momento siamo in difficoltà, dobbiamo reagire. Dopo, l’impegno l’ho visto anche oggi ma non basta, serve qualcosa in più. Oggi ci è mancato Zanellato, perchè tante volte andava a giocare sulla linea di Calabria. Abbiamo sofferto su questo aspetto, il gioco non era fluido e il possesso palla lento. Andavamo sempre alla ricerca del secondo attaccante, ma abbiamo visto che con la difesa a tre si fa una fatica pazzesca, meglio a quattro. Serve lavorare su questi concetti. 3-5-2 per schierare più spesso le due punte? Oggi non abbiamo creato tanto tantissimo con le due punte. In questo momento non è il problema del numero delle punte ma di essere più brillanti, questo manca tante volte. Abbiamo preso molte ripartenze in campo aperto, dobbiamo migliorare sotto questi aspetti ma ho la sensazione che sul secondo gol non siamo scivolati nel modo corretto. Bisogna migliorare tutti questi aspetti. San Siro può aiutare? Abbiamo bisogno del nostro pubblico, sappiamo quello che San Siro può dare alla squadra. Ora abbiamo bisogno di tutti, di recuperare energie, dei giocatori in campo e del nostro pubblico. Sconfitta che fa male e che fa riflettere. La colpa oggi è tutta mia, ho scelto io questa formazione. Siamo troppo fragili, andiamo in difficoltà al primo problema. Se rifarei le stesse scelte? Si, volevo far lavorare i giocatori più importanti a casa e dare minutaggio a chi ha giocato poco, anche perchè domenica c’è una partita importantissima e poi la Coppa Italia. Con tutti i problemi che abbiamo non ci pensiamo neanche, ma per quanto riguarda me e la squadra problemi societari non ci sono. Oggi la priorità è dare continuità, non ci riusciamo e la sensazione è quella di non uscire dai guai alla prima difficoltà. Qualcosa di buono c’è stato, tanti angoli, tanto possesso palla, ma non riusciamo a uscire delle difficoltà, a reagire quando succede qualcosa di brutto».