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Gattuso: «Sono il capitano di questa barca, giusto che venga giudicato»
Gattuso scuro in volto presentandosi ai microfoni di DAZN al termine della gara pareggiata dal suo Milan contro il Frosinone
Intervenuto al termine della gara pareggiata contro il Frosinone allo stadio Benito Stirpe, Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha così parlato ai microfoni di DAZN: «Nel primo tempo abbiamo fatto una pessima partita. Con la Fiorentina abbiamo giocato meglio, oggi abbiamo regalato 45 minuti al Frosinone. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, oggi c’è andata bene perché potevamo anche perderla. Giusto che ci si assuma le proprie responsabilità, se vogliamo arrivare al quarto posto non possiamo giocare come fatto nel primo tempo».
L’ASTINENZA DA GOL – «Per fare gol bisogna buttarla dentro. In questo momento sbagliamo tutti, non siamo precisi ma il problema non è del singolo ma dell’intera squadra. Ci manca la precisione in avanti. Il problema è che non si può affrontare una partita come questa con l’approccio di oggi. Stiamo vivendo un momento complicato, non possiamo per questo giocare in questo modo».
PERICOLO ESONERO – «Io penso alla squadra e non al mio orticello. Io vengo giudicato sui risultati e in questo momento non stanno arrivando. Mi assumo la responsabilità, io sono il capitano di questa squadra e chi di dovere valuterà quale sarà il mio destino. Il mio unico pensiero e far rendere questa squadra al meglio».
CAMBIO DI MODULO – «Mi sono messo a tre dietro perché sugli esterni stavano facendo fatica, Rodriguez oggi non ha fatto sicuramente la sua migliore partita e anche Calabria».
CALHANOGLU – «Calhanoglu deve stare vicino alla porta, oggi quando l’ho messo mezzala si è inserito poco. Oggi ha cambiato spesso ma è un calciatore che, anche se ultimamente tira poco, ha grande balistica. Deve riprendere coraggio».