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Gazidis: «Piatek è l’acquisto ideale, sono ottimista per il futuro»
L’ad Ivan Gazidis durante la presentazione di Piatek ha parlato della situazione della società e i rapporti con l’Uefa
L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di Krzysztof Piatek insieme a Paolo Maldini e il direttore generale Leonardo. Mentre l’ex leggenda rossonera si è dilungato sugli aspetti del mercato, il dirigente sudafricano si è concentrato soprattutto sulla parte amministrativa: «Sono felice di presentare il nostro nuovo giocatore. Lascerò Leonardo e Maldini parlare di calcio, io vorrei parlare di quello che sto facendo come ad del Milan e anche su Elliott che ha investito molto nel club, parlando del futuro del Milan. Questo è un altro investimento a lungo termine nel rispetto del Fair Play Finanziario. Vorrei ringraziare Paolo e Leo per il grande lavoro che hanno fatto in estate e ora sono qui a lavorare notte e giorno, sotto pressione. Siamo felici per la squadra oggi e per il futuro».
Su Piatek: «Krzysztof è il giocatore che vogliamo per il Milan: giovane e pieno di talento. Dobbiamo costruire un sogno che deve essere costruito su un piano che è quello di ricostruire una squadra e per fare ciò c’è bisogno di grande disciplina, non è solo lo sguardo ai giovani, possono esserci dei giocatori con più esperienza ma dobbiamo capire la realtà finanziaria e i paletti imposti dalla Uefa. Costruire una squadra più giovane che si svilupperanno con noi e che saranno impegnati con noi è vitale. Krzysztof rientra in questi parametri ed è il tipo di giocatore che noi vogliamo al Milan. Abbiamo già un gruppo di giocatori pienamente legati al club».
Sulla nuova esperienza al Milan: «Essere qui a Milanello è qualcosa di molto, molto speciale. Ho sempre seguito il calcio e mi sembra di essere in un posto mitico. Qui si respira calcio. Questo calcio occupa un posto importante nelle teste di chiunque, è un punto di riferimento per il calcio. Gli ultimi anni non sono stati facili ma la reputazione del Milan è senza macchia e dobbiamo riportarlo nel posto che merita. Non sarà facile, abbiamo molti ostacoli da superare: dobbiamo rispettare le restrizioni imposte dalla Uefa e questo rende le cose difficili ma alle nostre spalle abbiamo una proprietà forte e per me è un privilegio essere parte di questo progetto».
Sull’Uefa: «Io passo molto tempo con tutte le istituzioni del calcio, recentemente ero nel comitato esecutivo della Uefa. Rispettiamo le loro linee guida e le loro regole. Abbiamo avuto una sanzione e ci siamo appellati e finché non riceveremo risposta non sapremo cosa ci attende. Non cerchiamo sempre l’approvazione della Uefa ma il club dovrà avere un modello finanziario sostenibile. Io ero lì quando le regole sono state scritte e lo scopo non era quello di punirle ma di aiutarle ad avere un percorso sostenibile».
Sul Fair Play Finanziario: «In realtà ora ci sono meno perdite in Europa rispetto a 8 anni fa, in parte anche grazie al FPF, un’iniziativa in cui credo ma deve esserci un percorso per club come i nostri per tornare sul giusto cammino e credo che riusciremo a portare il club su fondamenta solide. Questo club non può vivere di fantasia, deve avere delle fondamenta solide per costruire la casa e sono ottimista. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, dobbiamo essere onesti ma siamo impegnati in questo percorso. Credo che siano due tipi di viaggio: una che è quella del Milan, uno è quello del calcio italiano con la Serie A che deve tornare ad essere un punto di riferimento nel calcio mondiale e abbiamo bisogno di stadi pieni e di grandi giocatori».
Sullo stadio: «Stiamo guardando le alternative. Possiamo fare delle grandi cose grazie alla nostra proprietà: rinnovare San Siro o costruire un nuovo stadio a Milano ma non abbiamo ancora deciso. Stiamo lavorando in maniera collaborativa con l’Inter e sono molto ottimista».