Gazidis: «Sto molto bene. Pioli, Maldini, Ibra e progetto»
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Gazidis: «Sto molto bene. Pioli, Maldini, Ibra e progetto»

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Ivan Gazidis, in un’intervista concessa a Sport Week, ha parlato del progetto del Milan e di alcune persone centrali. Ecco le parole

Ivan Gazidis, in un’intervista concessa a Sport Week, ha parlato del progetto del Milan e di alcune persone centrali. Ecco le parole

Sulle sue condizioni di salute: «Ora sto molto bene. Le cure hanno fatto l’effetto che ci aspettavamo e posso considerarmi fortunato, molto fortunato. È come se tornassi da un viaggio. Un lungo e tribolato viaggio nel quale ho imparato tanto. Ho avuto una reazione molto razionale. Pensavo… E adesso come lo racconto alla mia famiglia? Pensavo a come riorganizzare le relazioni e il lavoro. L’emozione più grande l’ho provata al rientro a San Siro. Ho avuto un’accoglienza così calda e così inattesa che mi sono commosso. Ho sentito vicinanza vera. Ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri».

Sulla sua visione del club: «Il Milan ha tifosi straordinari che mi hanno colpito per competenza e autenticità. I valori di riferimento sono gli stessi che avevamo all’Arsenal. Valori a cui tutti devono far riferimento, tutti quelli che lavorano per il Milan, a partire dai giocatori. Il primo valore è quello dell’unità, che significa coesione d’intenti, ma soprattutto inclusione. Da noi sono tutti benvenuti! E poi c’è uno stile di comportamento che si associa al Milan, direi che si può sintetizzare con la parola eleganza. E la volontà di guardare avanti, anche oltre i confini del calcio, di avere una prospettiva».

Sul progetto: «Fin dal primo giorno abbiamo avuto una strategia chiara basata su 4 principi. Primo: il campo come priorità, perché il calcio moderno non è solo un sistema di gioco, ma è una mentalità. Velocità, pressing, uno contro uno e transizioni come momento fondamentale. Non vorrei mai più trovare il Milan come era due anni fa. Vorrei un Milan forte, che faccia emozionare e crei orgoglio in tutti i rossoneri! Secondo: aumentare i ricavi con una nuova organizzazione. Milan è un brand forte che ha oltre 500 milioni di sostenitori nel mondo. Siamo il marchio sportivo italiano più forte in diversi mercati strategici come gli USA e la Cina. E negli ultimi 12 mesi abbiamo chiuso contratti con 21 nuovi sponsor. Terzo: un nuovo stadio. È necessario per avere futuro. Quattro: creare le fondamenta per la sostenibilità economica. Abbiamo una proprietà solida, che ci sostiene e crede fortemente in questo progetto, ma il percorso è ancora lungo».

Su Pioli: «Persona di sensibilità superiore! Stefano cerca di capire gli altri e si preoccupa per tutti. chi sente questa empatia e professionalità si getterebbe nel fuoco per lui. È un professionista in sintonia con la nostra visione. Di lui mi piace il fatto che rende facile ciò che sembra difficile».

Su Maldini: «È anche una bandiera, una leggenda del calcio, ma è soprattutto un direttore sportivo che conosce benissimo il calcio e sa guardare avanti pensando alla sostenibilità economica. In questi ultimi tre anni è cresciuto tantissimo».

Sul rinnovo di Ibrahimovic: «Sulle vicende dei singoli giocatori, preferisco lasciare la risposta a Maldini… Lo Zlatan che conosco io è un uomo di grande intelligenza e sensibilità. Ha un’identità privata che adoro e una personalità pubblica che alimenta e utilizza per motivarsi. Del resto per restare competitivi a 40 anni, la motivazione gioca un ruolo decisivo».

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