2015

GAZZETTA- Berlusconi, un advisor molto speciale

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La Gazzetta dello Sport di oggi riporta un passo della biografia del presidente Berlusconi, ‘My Way‘, scritta da Alan Friedman, in cui il cavaliere puntualizza uno dei temi trasversali della sua presidenza rossonera, la ‘dettatura’ delle formazioni ai propri allenatori, che lui smentisce:

“Non ho mai dettato una formazione, spesso ne ho suggerita una perché discuto spesso con i miei allenatori. Certe volte non sono d’accordo, ma tanto vincono sempre loro. Non ho mai tentato di essere superiore al coach”.

E sugli allenatori dei grandi trionfi: “Con Sacchi abbiamo creato un modo di pensare il gioco del calcio che è ancora nel DNA del Milan. Decisi di ingaggiarlo quando ci sconfisse in Coppa Italia. Avevo visto in lui un allenatore che giocava all’attacco mentre il calcio italiano si difendeva sempre. Quando scelsi Capello tutti mi criticavano dicendo che avevo messo il mio maggiordomo alla guida del club perché volevo decidere, ma i risultati li hanno smentiti. Ancelotti? Abbiamo sempre lavorato con grande armonia. Non era solo un allenatore ma anche un padre. Io lo chiamavo il ‘papà’ dei nostri ragazzi. Credo che rimettere in campo una terna di allenatori come questi in futuro sarà molto difficile”.

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