2015

Gazzetta – Donnarumma :”Ecco perché ho scelto il Milan e non l’Inter”

Pubblicato

su

Il nome nuovo del mondo rossonero è ormai da qualche domenica Gianluigi Donnarumma, il giovanissimo portiere classe ’99 ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in cui parla dell’imminente sfida con il suo idolo Buffon, del suo debutto, della preferenza ai colori rossoneri rispetto a quelli neroazzurri e tanto altro.

Ecco le sue parole sull’estremo difensore bianconero : “Io considerato erede di Buffon? Mi fa molto piacere, anche se non penso al futuro: voglio solo lavorare e migliorare giorno dopo giorno. Un messaggio a Buffon per i suoi 20 anni di carriera? Gli faccio soprattutto i complimenti per la splendida carriera. E spero di scambiare la maglia con lui sabato sera. Giocare contro Gigi mi dà una motivazione in più. Ma vorrei soprattutto vincere la partita. Magari senza subire gol…”.

Sul debutto:  “Quando Mihajlovic mi ha detto che avrei giocato? Era il giorno prima della partita con il Sassuolo. Mi chiamò nello spogliatoio, mi fece un breve discorso e mi comunicò la sua scelta. Fu una fortissima emozione. Non avevo capito prima che mi avrebbe fatto giocare. Io di solito le emozioni le tengo dentro, ma quel giorno fu difficile. Dopo l’allenamento chiamai subito i miei genitori e loro partirono da Castellammare per venire a vedermi. In pullman verso lo stadio provai sensazioni particolari. E poi… entro in campo, tocco la traversa e via: si gioca. Cos’ho pensato dopo il gol di Berardi? Nulla. La partita andava avanti, non c’era tempo per arrabbiarsi o pensarci. Poi la partita la rivediamo con calma a Milanello con Alfredo Magni (il bravissimo preparatore dei portieri del Milan, ndr): a volte davanti alla tv scopro cose che non avevo colto in campo, anche se di solito riesco a valutare come sono andato. Ho sempre voluto fare questo: il portiere. Nient’altro. Da bimbo chiesi io di stare in porta. Naturalmente poi spero di vincere trofei importanti, ma il mio sogno l’ho già realizzato. Come si fa a non montarsi la testa? A 16 anni non è facile, ma il mio carattere mi aiuta. Sono tranquillo, riflessivo”.

Sul suo futuro: “Io non la sento. Certo, San Siro è maestoso e forse lì un po’ la puoi avvertire. Allo Stadium ci sarà un grande ambiente, ma non sono preoccupato. Dove mi vedo tra 20 anni?  E chi lo sa… Io devo pensare a tenermi il posto domenica dopo domenica. Qui ho davanti due grandi campioni come Diego Lopez e Abbiati. Rinnovo di contratto? Non ci penso, non ho nemmeno l’età per comprare un’auto”. Il giovane portiere rossonero ha infine raccontato cosa gli ha detto Berlusconi e perché ha scelto il Milan e non l’Inter: “Il presidente Berlusconi mi ha fatto i complimenti per quello che sto facendo. Perché il Milan e non l’Inter? Sono stato io a scegliere perché sono milanista e perché mio fratello aveva giocato qui”.

Exit mobile version