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Gazzetta – Milan ai cinesi: ecco cosa manca per il sì di Berlusconi all’esclusiva

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Sono ormai diversi giorni che è atteso il via libera di Silvio Berlusconi per concedere alla cordata cinese rappresentata dall’advisor italo-americano Sal Galatioto l’esclusiva sulla trattativa per l’acquisto del 70% del Milan, ma per il momento il sì decisivo del proprietario rossonero non è ancora arrivato. Secondo quanto riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport, il sì di Berlusconi tarda ad arrivare solo perché Fininvest vuole chiudere il discorso sulle garanzie bancarie prima di consegnare al presidente milanista il dossier sull’offerta cinese.

L’affidabilità finanziaria del gruppo cinese non è assolutamente in discussione, ma in questo genere di trattative è prassi che il venditore venga in possesso di determinate certificazioni. Non appena verrà completato questo iter, e si spera a breve, è stato già deciso che l’eventuale esclusiva durerà un mese e che non ci saranno penali nel caso in cui una delle due parti dovesse decidere successivamente di non chiudere questa operazione.

Silvio Berlusconi, dal canto suo, continua ad avere molti dubbi sulla cessione in quanto non vorrebbe abbandonare la scena da “perdente”, con la squadra rossonera che ha perso anche il sesto posto in classifica ed è stata superata dal Sassuolo. È altrettanto vero, però, che così non si può andare avanti e le credenziali della cordata cinese sono di tutto rispetto.

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