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Giampaolo: «Un calciomercato così lungo è inconcepibile. Siamo corti»
Giampaolo e Borini in conferenza stampa alla vigilia del secondo appuntamento alla International Champions Cup contro il Benfica di domani
Intervenuto in conferenza stampa Marco Giampaolo, tecnico rossonero, ha parlato dell’andamento della squadra in vista della sfida di domani contro il Benfica al fianco di Fabio Borini. Ecco le prime parole del tecnico: «Adesso stiamo lavorando su macro-principi e poi ci concentreremo sui particolari. Le partite che giochiamo ci forniranno informazioni per andare a fare un lavoro più minuzioso. Questo sarà l’iter prima di giocare la prima di campionato. Un lavoro che non finisce mai, saranno importanti le integrazioni di chi arriva dalle vacanze e dal calciomercato. Sono fiducioso perché il gruppo non si sta risparmiando, ci sono i presupposti per mettere un mattone sopra l’alto».
BORINI: «Mi mancava giocare mezzala dall’inizio ma il mister mi aveva parlato prima del tour della mancanza delle alternative in quel ruolo viste le tante assenze. Mi ha chiesto la disponibilità e io ovviamente l’ho data e sto imparando una posizione nuova in campo».
GIAMPAOLO: «Non so se stiamo andando sulla strada giusta. Le cose vanno di pari passo tra gli stimoli che io darò ai calciatori e le loro risposte. Io so dove dobbiamo andare, ma tutto dipenderà da fattori contingenti e interni. Questo è il periodo più importante perché il tempo non te lo regala nessuno. In questo momento a noi mancano tante pedine, Fabio ha dato la propria disponibilità ma ancora c’è gente che deve arrivare e quasi tutta a centrocampo. Il processo di costruzione è lungo ma la strada è tracciata. Ho riscontrato tanta disponibilità da parte loro, non abbiamo buttato mai un allenamento. Dietro questo castello di idee c’è ancora tanto lavoro da fare».
Sulla gara contro il Bayern – «Mi è piaciuta la dedizione, i ragazzi hanno giocato con fede cercando di riproporre ciò che facciamo in allenamento. Bisogna far meglio tutto ma questa è la cosa che non mi preoccupa, si aggiusta e ci arriveremo. Mi sarei preoccupato se la squadra avesse giocato senza fede e senza credere a ciò che abbiamo fatto in questi giorni. Fiducia e passione».
Molto rimaneggiati – «Siamo stati competitivi, chi ha giocato non era l’ultimo arrivato ma eravamo corti nei cambi. Abbiamo rischiato di perdere qualche giocatore per infortunio, sono queste le cose che infastidiscono. Abbiamo dovuto tirare il collo a tanti ragazzi perché altrimenti la squadra sarebbe stata meno competitiva. Abbiamo perso Theo e mi dispiace».
Scadenza mercato – «Io non concepisco un calciomercato così lungo, il campionato inizia e il mercato è ancora aperto perché le squadre si costruiscono fino all’ultimi giorno. È una cosa che non concepivo prima e non concepisco tutt’ora. Poi della programmazione del lavoro e di quello che devi fare ogni giorno non gliene frega più nessuno. È business puro. Il mio lavoro sta diventando sempre più difficile ma finché regge la passione continuerò a farlo».
BORINI – «La filosofia del mister ci piace molto. E’ molto più coinvolgente anche da giocare, io guardavo il Milan da bambino con il Milan che imponeva il proprio gioco senza subire gli avversari. Rispecchia più le nostre caratteristiche e le tradizioni del mister. Più avanti si gioca, più si tiene la palla e più siamo allettati. Dove mi vedo a settembre? Ad aspettare mia figlia».
GIAMPAOLO – «Per quanto riguarda le condizioni del mio lavoro, mi sento a casa. Tutti sono molto disponibili e praticamente non mi manca nulla. La mia casa è stata Milanello per dieci giorni ma so che i crediti te li devi guadagnare giorno per giorno con tutti. Ogni giorno sei sotto esame e non solo da uno ma da tantissima gente, non do mai niente per scontato e so cosa comportano le responsabilità del mio mestiere. La credibilità non finisci mai di guadagnartela. Non mi sono mai illuso di nulla, devo stare sempre sul pezzo: è la legge del calcio».