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Giroud Milan: siamo ai titoli di coda! Dal “Si è girato” alla maledizione del 9 spezzata, I 5 MOMENTI indelebili nella memoria dei tifosi

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Tre stagioni insieme, uno scudetto vinto, frasi iconiche dei tifosi e una maledizione spezzata. Giroud si prepara a lasciare il Milan, i 5 momenti in rossonero da ricordare

Siamo ai titoli di coda. La notizia era nell’aria da tempo ma da ieri è ufficiale: Olivier Giroud lascerà il Milan alla fine della stagione. Ad annunciarlo è stato lo stesso giocatore in una diretta sui canali ufficiali del club rossonero che ha commosso lui e il web. Ad aspettarlo ci sono l’MLS e il Los Angeles FC.

Arrivato a Milano come vice Ibra nel luglio del 2021, per solo un milione di euro dal Chelsea, Giroud ha subito conquistato il cuore di tutto il popolo milanista e le parole, sentite e vere, pronunciate ieri dal francese, certificano il fortissimo legame che si è creato con i rossoneri.

Un legame che a dire la verità è cominciato ancora prima dell’inizio della sua avventura al Milan: un no sul mercato all’Inter e poco dopo il sì ai rossoneri che hanno infiammato subito la piazza. «Sono cristiano e penso che Dio abbia voluto che nel mio destino vestissi la maglia del Milan e non quella dell’Inter nella passata stagione» dirà poi il francese, per motivare la sua scelta.

Tanto meglio per il Milan, anche perché, probabilmente, uno dei momenti che rimarrà di più nel cuore di tutti i tifosi è la doppietta in pochi minuti che servì a ribaltare proprio l’Inter nel derby e indirizzò fortemente il cammino in campionato dei rossoneri verso la conquista del diciannovesimo scudetto, arrivato il 22 maggio a Reggio Emilia.

Ancora una doppietta, dal peso più enorme di tutte, confezionata dal doppio assist di Leao e il popolo rossonero in festa dopo anni di attesa passati a vedere gli altri trionfare.

Negli anni successivi al Milan non ha più vinto nulla ma, proprio come il buon vino, più è invecchiato più è migliorato, segnando sempre più reti del primo anno.  Dal suo arrivo è stato il miglior marcatore stagionale della squadra rossonera considerando tutte le competizioni.

Per anni, dopo l’addio di Pippo Inzaghi, si è parlato a lungo della “maledizione della maglia numero 9 del Milan” capace di colpire chiunque la indossasse: Mandzukic, Piatek, Higuain, Andrè Silva, Lapadula, Luiz Adriano, Destro, Fernando Torres, Matri e Pato; tutti nomi di grandi attaccanti che però non sono riusciti a raccogliere l’eredità di Super Pippo. Giroud invece c’è riuscito.

Se non bastasse a sottolineare quanto sia stato importante il suo contributo, va ricordato come Giroud per il Milan abbia giocato anche in porta: chi può dimenticare la sua prestazione nei minuti finali di Genoa-Milan del 7 ottobre 2023? Maignan espulso a cambi esauriti. dovette mettersi la maglia del portiere, i guantoni e difendere la porta rossonera. Una grandissima uscita su Puscas utile a sigillare i tre punti.

L’ultima, prima dell’addio, sarà a San Siro contro la Salernitana. Ci si augura che lo sciopero del tifo visto contro il Genoa e il Cagliari sia quantomeno sospeso, per regalare il giusto tributo ad un grande campione, ma soprattutto grande uomo, esempio di professionalità per tutti i suoi compagni di squadra, soprattutto per i più giovani. Magari, sfumato l’obiettivo di lasciare con un trofeo, potrebbe chiudere con una doppietta, certo non pesante come quelle contro Inter e Sassuolo, ma che gli consentirebbero di raggiungere i 50 gol in rossonero.

I titoli di coda si avvicinano. La parola fine su uno dei capitoli più romantici della storia rossonera sta per scriversi, lacrime e commozione non mancheranno. Poi non resterà che dire:

au revoir Giroud, merci beaucoup.

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