HANNO DETTO
Giroud: «Al Milan sono un fratello maggiore. Gruppo giovane ma maturo»
Giroud: «Al Milan sono un fratello maggiore. Questo gruppo è giovane ma maturo». Le parole dell’attaccante francese
Olivier Giroud è stato intervistato da ElevenSports.de insieme ad Alexis Saelemaekers.
CLIMA A MILANELLO – «Siamo primi in classifica, respiriamo grande serenità e fiducia. Quando i risultati sono positivi diventa tutto è più facile. Bisogna mantenere questo spirito in ogni match per continuare al meglio il nostro percorso».
SCELTA MILAN – «Sono stato aiutato nell’ambientamento dagli altri giocatori che parlavano francese. Io poi sono una persona piuttosto socievole, abbiamo lo stesso modo di pensare. Il mio adattamento è stato favorito da ciò».
SAELEMAEKERS – «Lui sa cosa penso di lui, tutta la stima che ho per lui e il talento che è. Siamo un gruppo con tanti giovani e c’è una buona alchimia tra i più giovani e i giocatori con più esperienza. Io sono qui anche per essere un fratello su cui i più giovani possano contare. E’ importante avere giovani con la testa sulle spalle e che hanno già una certa maturità allo loro età, come per esempio Saelemaekers. E’ più facile così migliorare in allenamento con loro. E poi loro sanno benissimo dove vogliono arrivare e danno il loro meglio».
STESSO CARATTERE DI SAELEMAEKERS – «Abbiamo ricevuto la stessa educazione. Ho avuto la possibilità di conoscere i genitori di Alexis che mi hanno fatto pensare questo. Abbiamo tanti punti in comune, abbiamo la giusta testa e i piedi per terra. Sappiamo dove vogliamo andare e che dobbiamo dare tutto. Nonostante le difficoltà, i momenti di dubbi che possono esserci, la cosa importante per noi è il quotidiano».
MOMENTI DIFFICILI – «Le reazioni a questi momento possono essere due: dispiacersi per se stessi o avere una reazione da vincente e superare le difficoltà. Questo è un po’ il mio marchio di fabbrica, queste cose rafforzano il carattere. Cerco di trasmettere questo anche agli altri per fargli capire che è importante avere le qualità tecniche, ma anche la mente d’acciaio per affrontare i momenti difficili».
GOL NEI BIG MATCH – «Un attaccante è sempre sotto i riflettori. Si aspettano che tu sia decisivo in ogni partita. C’è stato un periodo in cui non segnavo e avevo voti meno positivi sui giornali. Non è una cosa che guardo molto, ma sono cose che arrivano comunque alle nostre orecchie. Fa parte del gioco. Io ho 35 anni, sono abbastanza esperto e so che in questi momenti bisogna solo restare concentrati. La cosa fondamentale è essere decisivo nei momenti importanti per la squadra. Noi facciamo sempre del nostro meglio per raggiungere il nostro obiettivo di diventare campioni».
SQUADRA – «Nonostante la giovane età di questo gruppo, c’è grande maturità. Ragazzi come Ibrahimovic e gli altri giocatori di esperienza sono qui per portare serenità e tranquillità».
IBRAHIMOVIC – «E’ incredibile. La sua carriera, la sua longevità, la sua determinazione a restare ad alti livelli, la voglia di fare sempre di più, è straordinario per un giocatore di 40 anni. Tra 5 anni non so se le mie ginocchia, le mie caviglie e la mia schiena mi permetteranno di segnare ancora. Quindi grande rispetto per Ibra».