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Giroud a Sky: «Al Milan mi sono sentito a casa, a 35 anni ho vissuto una seconda giovinezza. Il prossimo numero 9 sarà…»

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Olivier Giroud, attaccante del Milan, ha parlato a Sky dopo la partita contro la Salernitana di Serie A 2023/24. Le dichiarazioni

Olivier Giroud a Sky dopo Milan Salernitana.

CHE EMOZIONE PROVA «Sono riuscito a non piangere stasera, ero molto emozionato ovviamente. Io sono appassionato del calcio come un bambino. Il primo giorno che sono arrivato al Milan mi sono sentito a casa mia, anche a 35 anni ho ritrovato una seconda giovinezza. Si è formata un’alchimia, ho passato 3 anni in cui siamo rimasti uniti anche nei momenti difficili. Non potevo sognare di meglio questa sera, ho segnato anche un gol. Si è vista la mia faccia, un’emozione speciale a San Siro. Sono una persona molto felice stasera».

ARRIVO AL MILAN «A 35 anni quando sono arrivato sapevo che potevo dare tanto al club, ero troppo felice di giocare con Ibra. Lui è stato top con me, col gruppo. Per questo l’ho ringraziato stasera, è stato un privilegio per me giocare con lui e con tutti i ragazzi. Quando sono arrivato c’era la competizione tra di noi e il mister ha fatto un colpo lui e un colpo me. Poi purtroppo lui si è fatto male e ho giocato un po’ di più. Mi sono ambientato bene a questa Serie A, ho passato tre anni meravigliosi».

CHI SARA’ IL SUO EREDE «Non lo so non lo so. Io non avevo paura di questo numero, anche se Paolo a quel tempo mi aveva chiesto ‘Sei sicuro del 9?’. Non è il numero che mi fa fare gol. Avevo ragione, sono orgoglioso di quanto condiviso con questa bella maglia e questo numero. Anche i tifosi col coro ‘Si è girato Giroud’, rimarrà tutto nel cuore».

PIOLI – «L’allenatore è una parte importante del successo. L’ho ringraziato, sa quanto gli voglio bene. La fiducia, la relazione che abbiamo avuto dai primi giorni, anche nei momenti difficili. Gli ho detto che ero qua per sostenerlo, sono anche molto emozionato per lui che va via. Ma è il calcio, merita questo omaggio dei tifosi. Questo mi ha fatto molto piacere».

SENTE LA MALINCONIA ORA «Per forza. Io sono malinconico, la sento la malinconia. Sono nostalgico di questi anni ma non volevo piangere, i miei genitori invece lo hanno fatto. Era bello averli sul campo».

E’ BRAVA SUA MOGLIE «Sì molto, diciamo in Francia che dietro ogni grande campione, grande uomo, c’è una grande donna».

PROSSIMO LEADER DEL MILAN «Io vedo bene dei giocatori come Maignan, con la sua personalità. A lui piace prendere la parola quando serve. Ha il carisma. Mike deve continuare a essere un leader in campo e fuori».

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