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Giunti: «Lo 0-6 nel derby è la partita della mia vita, su Galatasary-Milan…»
Federico Giunti, tecnico del Milan Primavera si è raccontato ai microfoni di Milan TV, toccando i tanti temi del suo passato in rossonero
Ecco le parole di Federico Giunti, tecnico del Milan Primavera intervistato ai microfoni di Milan TV.
Sull’arrivo al Milan: «E’ stato un giorno di gennaio nel 1999, io ero a Parma, si vociferava di un possibile scambio con Cardone, su suggerimento di Zaccheroni che mi aveva visto negli anni passati al Perugia e nutriva stima nei miei confronti. Quando c’è stata questa possibilità non ho potuto dire di no e ho accettato subito. Ricordo la firma e poi subito la partenza per una mini tournée di 2-3 giorni in Tunisia, non ho avuto neanche il tempo di capire bene quello che stavo vivendo, i primi giorni furono così»
Sul match più importante: «La partita che è passata alla storia, e per mia fortuna ero in campo nell’undici titolare, è stato ovviamente il derby del 6-0 dell’11 maggio. Credo sia il più largo scarto nella storia del Milan in un derby come vittoria, il fatto di esserci stato è stata sicuramente la cosa più importante della mia carriera a livello di Milan ma anche in generale»
Sulla partita da rigiocare: «Vorrei rigiocare la partita di Champions ad Istanbul contro il Galatasaray. Vincevamo 1-0, quella vittoria ci avrebbe permesso di passare il turno, invece nei minuti finali riuscimmo a vanificare tutto quello di buono fatto prima, ci costò anche il passaggio del turno. La vorrei rigiocare perché avremmo meritato qualcosa in più»
Sulla posizione in campo: «Sapevo di non essere il titolare, ma ho cercato di dare il mio contributo tutte le volte in cui sono stato chiamato in causa. Credo di esserci riuscito molte volte, non è facile fare la spalla di Albertini, ma mi piaceva quel ruolo. L’allenatore si fidava, quando non c’erano i titolari non si faceva problemi a farmi giocare. Ho fatto 54 presenze in due anni e mezzo»
Su Gattuso: «Ha vissuto due anni con me, ci eravamo già incontrati a Perugia, c’è stato un rapporto speciale»
Sulla prima gara allo stadio: «La prima partita fu a Perugia, un Perugia-Lazio in Serie B, fu un’emozione incredibile e mi dissi che sarebbe stato bello viverla sul terreno di gioco»
Sulla squadra di calcetto: «In porta Seba Rossi, dietro ci metto Paolo e Billy, davanti scelgo Zvone e Sheva e me li ruoto»