2015
Grazie Silvio per averci rovinato una Bandiera
“Inzaghi vattene”, “Sei un fallito”, queste alcune delle frasi più gettonate riferite al tecnico rossonero. Un uomo che, nel bene o nel male, ha gioito e sofferto per questi colori rimettendoci salute e “faccia” più di chiunque altro, sicuramente più di qualsiasi altro tifoso in preda a raptus di isteria.
Eppure come dare torto a chi questo Milan non lo riconosce, a chi questo Milan lo trova vergognoso. Niente da dire, assolutamente, ma proviamo a pensare bene a quali siano gli uomini da incolpare. Qualcuno, più di uno a dire il vero, ha addirittura difeso De Jong ed il suo “Non hai dignità” rivolto al proprio tecnico: uno che da giocatore ha vinto da protagonista più di tutta la rosa messa insieme.
Ma perché lo spogliatoio ce l’ha tanto con Inzaghi? Perché non si è preso le proprie responsabilità, direbbe sempre quel qualcuno; perché ha scelto di schierarsi dalla parte della società invece che con i propri giocatori. Forse un allenatore dovrebbe essere il dodicesimo uomo in campo e non il quarto, quinto dirigente…forse.
Ma Inzaghi ha veramente avuto scelta? Ha realmente potuto scegliere da che parte schierarsi? Pensiamo ai precedenti: Seedorf, Maldini, Gattuso, tutta gente che per meriti sportivi dovrebbero indossare lo stendardo rossonero fino alla tomba ed invece sono stati allontanati come appestati per il semplice fatto di aver pensato con la propria testa invece che aspettare l’imboccata della società.
Perciò, ditemi ora, di chi è la colpa?