Editoriali
Hauge, con Diaz ed Ibra per tornare a quella sua libertà di agire
Hauge, tocca ancora a lui: alla ricerca di una prova al pari dell’Europa dove ha sempre giocato a grandi livelli, a differenza del campionato
Hauge, tocca ancora a lui: alla ricerca di una prova al pari dell’Europa dove ha sempre giocato a grandi livelli, a differenza del campionato, dove fino ad ora ha alternato buone prestazioni, ad altre cariche di nostalgia. L’ultima, quella con il Toro, decisamente rispetto alla prova anonima contro la Juventus, non solo dal punto di vista della presenza ma anche della libertà di pensiero, quella libertà che in Europa era diventata una marcia in più, un estro artistico capace di spiazzare le difese in qualsiasi momento. C’è anche da dire che contro la Juve era stata una gara difficile per tutti.
CHE SUCCEDE- Arrivato dal Bodo ad un costo decisamente basso, fin da subito ha mostrato caratteristiche diverse dai propri compagni, a tratti simili a quelle di Leao, nella capacità di strappare all’improvviso e di trovare la giocata determinante. I primi segni di cedimento dalla gara con il Sassuolo, quella palla deviata in porta, la reazione di Donnarumma che non la prende bene e poi tutta una serie di imprecisione che fanno pensare ad una mancanza di tranquillità, serenità venuta meno con il tempo ma che domani sera dovrà tornare a splendere.
CON IBRA E DIAZ- Questa sera con lui ci saranno Ibra e Diaz, vedremo se la presenza del campione svedese e dell’asso ex Real Madrid lo aiuteranno a ritrovare sicurezza e libertà di pensiero in modo da sentirsi libero di disorientare la difesa avversaria, con strappi degni del miglior Leao. Tecnica e forza non mancano, ora spazio alla libertà.