I conti non girano in mezza Serie A

I conti e il fair play in Serie A non girano come dovrebbero. Il focus che questa mattina fa il Corriere dello sport – stadio sui bilanci delle società della massima serie, sul rapporto tra costi del personale e fatturato netto, fa emergere chiaramente come ci sono 11 club su 20 che non rientrino nei parametri del fair play finanziario richiesto dall’Uefa e vigente da quest’anno.

La regola dice espressamente che il rapporto tra le due voci sopra riportate, costi del personale e fatturato netto appunto, non deve superare la percentuale del 70 per cento, pena un forte sbilanciamento finanziario da fare registrare “rossi” di grossa entità. Il contenimento dei costi viene considerato una pietra miliare del fair play finanziario ma questo purtroppo in diversi casi va a superare i ricavi a causa di presidenti che vanno a spendere cifre esorbitanti per riempire le loro squadre di stranieri, dando al contempo poco spazio al settore giovanile.

La maglia nera se la prendono le due genovesi, Genoa e Sampdoria, rispettivamente con un rapporto costi personale del 122,78 e del 111,01 per cento. Delle nove società restanti fuori dai parametri ben sette sono medio-piccoli, con alcune che però si staccano quali ad esempio l’Udinese (un modello da seguire con un 49,39 per cento); arrivando alle grandi, il quadro va comunque cambiando. Il Milan si attesta su un 61,32 per cento al 31 dicembre 2013 costituito da un 151,27 per cento di costi e da un 246,67 per cento di ricavi, dunque rossoneri in positivo. Sulla buona strada anche Inter e Juventus con percentuali del 75,22 per cento i nerazzurri e del 65,89 per cento i bianconeri. C’è comunque da lavorare tanto a partire dalla riduzione delle rose (la riforma della Federcalcio a 25 giocatori va in questa direzione) e puntando nettamente a valorizzare il vivaio.

Il Corriere dello sport – stadio mette in evidenza anche i rapporti costi-fatturato dei top club europei: decisamente in positivo, tra gli altri, il Real Madrid di Carlo Ancelotti con un 49,05 per cento; il Bayern Monaco con un 48,99 per cento; il Manchester United con un 46,44 per cento.