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I “pupilli” di Giampaolo falliscono tutti: Calhanoglu, Suso e Piatek
Un fallimento individuale per Calhanoglu, Suso e Piatek, i “pupilli” di Giampaolo. Il tecnico ora deve avere il coraggio di cambiare
Il Milan questa sera ha perso meritatamente la terza gara consecutiva e l’ha fatto, cosa peggiore di tutte, non da squadra. Marco Giampaolo ha visto fallire sistematicamente tutti i calciatori che ha difeso ed elogiato nelle puntate precedenti: Calhanoglu, titolare anche oggi e definito “preziosissimo” dal tecnico in conferenza, è stato il peggiore in campo; Suso, che doveva diventare simbolo del suo sistema è oggi un isola senza vita sulla corsia di destra e Piatek, attaccante in piena crisi, forse meriterebbe qualche panchina in più.
Un fallimento individuale e, quindi, collettivo quello del Milan oggi e che in un momento del genere non può e non deve avere figli e figliastri: Suso, Calhanoglu e Piatek hanno dimostrato di non essere i giocatori capaci di mettere sulle proprie spalle i problemi della squadra ma, anzi, finiscono per addossare i propri limiti tecnici e caratteriali all’intera compagine. Occorre cambiare, senza paura.