Ibrahimovic a Sky: «Sfogo Fonseca? Rispettiamo gli arbitri»
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Ibrahimovic a Sky: «Vogliamo vincere le 3 partite per saltare i playoff, ma non è facile. Sfogo Fonseca? Non era contento dopo la partita, rispettiamo gli arbitri»

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Ibrahimovic a Sky Sport ha parlato della partita tra Milan e Stella Rossa, dello sfogo di Fonseca e non solo: le dichiarazioni

Ibrahimovic è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per una intervista prima dell’inizio di Milan Stella Rossa.


SENSAZIONI SULLA SQUADRA – «Dopo l’ultima partita erano delusi, non erano contenti. Durante la settimana hanno lavorato, c’era un buon spirito. I primi giorni dopo la partita non sono il massimo, ma piano piano è cresciuto durante la settimana. Li ho visti lavorare bene e stanno bene».


ENTRARE TRA LE PRIME 8 – «L’ideale è vincere tutte e 3 così si entra tra le prime 8, si fanno gli ottavi e si saltano 2 partite di playoff perché abbiamo una partita da giocare a febbraio col Bologna. Avere meno partite sarebbe meglio così i giocatori fanno meno fatica a giocare rispetto a quando giocano tante partite. L’ideale è vincere tutte e 3. Sulla carta sembra facile, ma non è facile. Ogni partita è difficile e devono affrontarla come una finale».


LA POSIZIONE DELLA SOCIETA’ SULLO SFOGO DI FONSECA – «Se parliamo di arbitri gli arbitri hanno grande influenza sulle partite. Noi li vogliamo aiutare e li rispettiamo. La situazione del mister? Era emozionato dopo la partita, non era contento e si è sfogato un po’. Alla fine rispettiamo gli arbitri, non solo i 4 che erano in campo, ma tutti quanti».


COSA GLI PIACE E COSA NO DEL MILAN – «Mi piace che secondo me la squadra è più forte dell’anno scorso. Ci sono più giocatori di qualità, siamo in più che possono giocare e non siamo dipendenti da certi giocatori. La squadra più grande. Quello che non è al 100% oggi è l’equilibrio, la stabilità in partita, avere continuità di vincere la partita e prendere fiducia».


NERVOSO QUANDO NON VEDE GRINTA E DETERMINAZIONE – «Devo essere onesto, la mia situazione adesso è che mi sento senza potenza di aiutare la squadra in campo. Se ero in campo era un’altra cosa. Poi fuori ognuno ha il suo carattere e atteggiamento. Noi proviamo sempre a spingere e dare il massimo. L’importante è che non escano dalla comfort zone, non vogliamo che diventino qualcuno che non sono. L’atteggiamento è importante, lo devono avere in tutte le partite e in allenamento. La mia filosofia è: come ti alleni giochi, tutto inizia in allenamento. Bisogna trovare il modo di attivare questo atteggiamento, ma alla fine siamo professionisti e loro sanno cosa devono fare. Noi siamo fiduciosi e crediamo in quello che fanno».


QUANTO SERVIREBBE THIAGO SILVA AL MILAN – «Ci vuole tanto. Altro giorno ho scritto che non ero preoccupato per la difesa perché c’èera Thiago Silva. Sembra un Ibrahimovic in difesa quando giocavo con lui. Non si può dire niente a uno come Thiago Silva. E’ un grande giocatore, ha avuto una grande carriera. Sta giocando ancora e gli ho detto di continuare fino a quando sta bene. Sono contento che è qua oggi a dare il supporto. Sono contento di aver giocato con lui al MIlan e Psg, anche se mi ha portato via dal Milan la prima volta».

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