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Ibrahimovic pensa al ritiro: stress e logorio. Ma vuole un trofeo col Milan
Ibrahimovic pensa al ritiro: trofeo, stress e logorio. Cosa c’è dietro la scelta dello svedese che non andrà al Mondiale
Il ritiro di Zlatan Ibrahimovic in estate è vincolato al conseguimento di un trofeo col Milan in questa stagione. In questo senso ha due possibilità: che con la squadra trionfi nella corsa scudetto o sollevi la Coppa Italia. Un successo per dirsi addio: una possibilità che si fa più concreta.
Le motivazioni hanno un peso, per Zlatan che vive di adrenalina ancora di più: senza il Mondiale e pienamente realizzata la sua missione rossonera, avrebbe un paio di valide ragioni in meno per proseguire. Stress e logorio procedono inevitabili, neppure la costanza di allenamento di Ibra e il lavoro specifico a cui si sottopone sempre più spesso possono arrestarli. In SerieA non gioca titolare da metà gennaio, fermato subito dopo dal guaio al tendine d’Achille. Un problema che si aggiunge a un’altra serie di infortuni (tra muscoli vari e ginocchio sinistro) che hanno in parte compromesso la sua seconda avventura al Milan. Potrebbe esserci comunque un’appendice rossonera: come ambasciatore del club, componente dello staff tecnico (anche il c.t. della Svezia Andersson si è detto pronto ad accoglierlo nel suo gruppo) o dirigenziale. Oppure potrebbe scegliere di proseguire, con un ingaggio annuale a cifre più che dimezzate rispetto all’attuale stipendio da 7 milioni. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.