2015
Ignazio Abate: “Non riusciamo a rimanere concentrati”
Il terzino del Milan Ignazio Abate, ha così parlato ai microfoni di Milan Channel:
Sul terzo posto: “Credo che questa squadra abbia dimostrato che, se vuole, ha tutte le qualità per lottare per il terzo posto, ma deve fare il salto di qualità a livello mentale perché per giocare in questa società bisogna vincere ogni tre giorni e rimanere concentrati per 95′, purtroppo questo ancora ci manca, quando magari le cose sembrano facili ci rilassiamo un po’ e nelle grandi squadre, se vuoi arrivare in alto, non puoi permetterti questi black out.”
Sull’obiettivo del Milan: “Fare tutte vittorie da qui alla fine del girone di andata, vincere a Torino, vincere in Coppa Italia e vincere in casa con l’Atlanta. Sulla carta sono partite abbordabili, dobbiamo dimostrare di essere superiori, altrimenti si complicherà il nostro cammino verso l’Europa. Non dobbiamo avere paura, ma essere coscienti e guardare in faccia la realtà, questo ci farà tirare fuori qualcosa che magari a livello caratteriale ci manca ancora.”
Su se stesso: “Mi auguro di trovare continuità nelle prestazioni e di svoltare a livello mentale come gruppo per trovare continuità di risultati e ambire a posti importanti. Avevo tanta voglia contro il Sassuolo, anche se fisicamente non sto benissimo. Ho bisogno di ritrovare il ritmo partita, devo trovare un po’ di fiato e mettere un po’ di forza nelle gambe, sono stati 16 minuti importanti per me, sfortunatamente in un contesto in cui non abbiamo fatto una bella figura e una bella partita.”
Sul Torino: “Credo che ormai nel campionato italiano partite facili non ce ne siano, le squadre di Ventura sono ben organizzate, lui tatticamente è un allenatore bravissimo, le sue squadre cercano di giocare da dietro, senza mai buttare via la palla. Il Torino ha un gioco consolidato da alcuni anni, bisogna andare là cercando di imporre il nostro gioco e di fare la partita di carattere che ci è mancata col Sassuolo.”
Su Alessio Cerci: “Sta bene, gli manca un po’ il ritmo partita, ma l’importante è la testa e la voglia che ha di dimostrare che è un grande giocatore.”