2014

Il capolavoro di Inzaghi: un attacco da Champions League

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Quello visto finora è sicuramente un Milan da primi posti ma ciò che risulta più evidente, sono i numeri della formazione rossonera. Alla settima giornata, i goal segnati dalla squadra di Pippo Inzaghi sono ben 16 ed è attualmente l’attacco più prolifico della serie A. Ma c’è di più. In Europa, fra i tre campionati più importanti, solo pochissime squadre hanno messo a segno più reti.

I primi meriti devono andare a Galliani. Nel finale della scorsa stagione, a causa di controversie con Barbara Berlusconi, le sue dimissioni sembravano essere realtà, ma, l’amministratore delegato, stupì ancora. In estate, l’intervento del presidente Berlusconi mise fine alla querelle e il “geometra” riprese a lavorare tranquillamente. Forse spinto da voglia di riscatto, riprese in mano la sua creatura. Rivoluzionò la squadra facendo esonerare l’allora allenatore Clarence Seedorf, trasferì Pippo Inzaghi sulla panchina della prima squadra e incominciò a lavorare per regalargli una squadra funzionale. Con un budget disponibile molto limitato, spazio a parametri zero e ad ex seconde linee in cerca di riscatto. Così facendo, tra le critiche dei tifosi, mise a rischio la sua intera carriera e se il progetto fosse fallito, tutta la colpa sarebbe ricaduta su di lui. Chapeau.

I complimenti successivi vanno a Inzaghi, che al momento, è riuscito a trasmettere la grinta e la voglia di segnare a tutta la squadra. Infatti, oltre gli attaccanti, si annoverano tra i goleador della rosa, Rami, Muntari e De Jong. Tre giocatori che non hanno passato troppo tempo della loro carriera a lavorare sulle esultanze. Il capolavoro del mister però è stato compiuto proprio sul reparto offensivo. Partiamo con il capocannoniere della serie A, Keisuke Honda. Il giocatore nipponico, nelle massime serie in cui ha militato, non ha mai realizzato più di 8 reti stagionali. Attualmente è già a quota 6. E se consideriamo che è amato dai tifosi rossoneri soprattutto per grinta, dinamicità e per il fare da collante tra il centrocampo e l’attacco con la sua tecnica, si può definire questa l’opera migliore di Inzaghi. Il secondo bomber in casa rossonera è Jeremy Ménez. Con 3 reti all’attivo, è pronto a disintegrare il record di gol stagionali in campionato (7 con il Pars Saint-Germain) ed in serie A (4 con la Roma). E se il francese riuscisse a mantenere questo stato psicofisico, avrebbe la possibilità di entrare di diritto nella categoria “top player”. Sul terzo gradino del podio vanno invece Torres e Bonaventura con 1 rete. Il primo deve ancora ambientarsi al campionato italiano, ma i 219 goal in carriera possono rappresentare una sicurezza, il secondo, entrato in punta di piedi a Milanello, ha subito trovato feeling con i suoi compagni di squadra e pare trovarsi a suo agio nell’area di rigore avversaria.

Un bilancio parziale più che positivo per Inzaghi che alla prima esperienza nella massima serie, sta impressionando anche gli addetti ai lavori. E se consideriamo che El Shaarawy deve ancora ritrovare la forma e che Pazzini ha sempre avuto confidenza con il goal, il mister, si ritroverà a sciogliere uno di quei dubbi che tanto adorano gli allenatori, “chi mando in campo?”. Nel frattempo la certezza è una. Il vero bomber per i tifosi del Milan, sarà sempre lui, Pippo Inzaghi.

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