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Il difetto più grande del Milan di Mihajlovic

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Il Milan di Mihajlovic risponde ai dettami dell’ex Sampdoria: una squadra grintosa ed affiatata, nonostante il flop contro il Sassuolo a Reggio Emilia. Non a caso, dopo la sconfitta contro il Bologna, sono arrivati 8 risultati utili consecutivi, striscia che non si vedeva in casa rossonera da più di due anni. Ma cosa ha spinto all’interruzione di tale striscia?

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’incidente di Niang ha messo in luce che la panchina non dà alcuna garanzia: Menez non è ancora pronto fisicamente, così come Boateng. Balotelli forse lo è ma quando entra in campo appare svogliato e poco incline al sacrificio che tanto richiede Mihajlovic e che l’esuberante francese portava a compimento. Gli altri tre, con spezzoni di partita di lunghezza diversa, hanno dimostrato contro il Sassuolo tutti i propri limiti.

Vuoi per sfortuna o per un incidente di percorso, l’assenza di Niang ha dimostrato che il Milan di Mihajlovic avrebbe dovuto intervenire sul mercato per evitare una situazione simile dato che, viste le circostanze, il rischio di non arrivare in Europa League non è limitato.

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