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Il Giudice Sportivo conferma ma non condanna i cori razzisti dei tifosi della Lazio
Il Giudice Sportivo ha scelto, in maniera abbastanza clamorosa, di non condannare i cori razzisti degli ultras laziali verso Bakayoko
Sfottò, cori razzisti e silenzi assordanti: il caos mediatico si è concluso, come si poteva ampiamente sospettare, in modo pessimo. Il Giudice Sportivo ha infatti oggi comunicato le proprie decisioni riguardanti i vergognosi cori razzisti degli ultras della Lazio agli indirizzi di Bakayoko. Pur riconoscendo che la quasi totalità dei tifosi ha indirizzato insulti di matrice razziale al giocatore rossonero, non è stata clamorosamente presa una sanzione decisa. Questo il comunicato:
«Prima dell’inizio della gara, durante il primo ed il secondo tempo, ed al termine della gara, i sostenitori della società Lazio, assiepati nel settore “Terzo Anello Verde”, si rendevano responsabili nella quasi totalità (il 90% dei 4.049 occupanti), di ripetuti cori espressione di discriminazione razziale nei confronti dei calciatori del Milan Kessie e, in particolare, Bakayoko».
La Lazio viene obbligata disputare una gara con parte della Curva Nord chiusa. L’esecuzione di tale sanzione, tuttavia, è sospesa per un periodo di un anno. Se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione.