2014
Il Milan e le rimonte, che storia!
Con il derby ormai sempre più vicino cresce l’attesa dei tifosi e di una piazza come quella rossonera che spera di vedere la propria squadra rialzarsi dopo certi momenti-no che durano da fin troppo tempo; quale occasione migliore dunque se non quella di vincere la madre di tutte le partite.
Per sdrammatizzare un po’ le tante cadute registrate negli ultimi anni, compresa questa prima parte di stagione, fare un salto nella storia e conoscere meglio il rapporto tra il Milan e le rimonte è quello che ci vuole per non perdere mai la speranza che una risalita c’è sempre e si verifica quando meno ci si può aspettare.
Il sette è un numero spesso portafortuna per il Milan; era ad esempio il numero di maglia di campioni come Andriy Shevchenko ed Alexandre Pato ed è anche il numero delle Coppe dei Campioni custodite nella sede di via Aldo Rossi. Sette è appunto anche il numero di rimonte clamorose nella storia recente dei rossoneri, riportate qui di seguito.
1) Stagione 1998-99. Il Milan è reduce da due stagioni disastrose, entrambe concluse nella seconda metà di classifica e quindi fuori dall’Europa. Ai nastri di partenza di quella stagione non viene dato affatto favorito per la vittoria dello scudetto quando a 7 giornate dal termine la situazione in classifica recita così: Lazio prima a 56 punti, Milan secondo a 49. I rossoneri guidati da Alberto Zaccheroni danno vita ad un filotto di 7 vittorie consecutive a differenza dei biancocelesti che perdono punti pesanti nel derby con la Roma, sempre all’Olimpico con la Juventus e alla penultima impattano 1-1 al Franchi con la Fiorentina, partita che vale il sorpasso a vantaggio degli uomini di Zac. Classifica finale Milan 70 punti, Lazio 69.
2) Stagione 2001/02. C’è tanta bagarre in zona Europa tra le squadre che ambiscono ad un piazzamento Champions o Uefa. Il Milan dal canto suo aspira come la storia gli insegna ad un posto in Champions ma a 2 giornate dalla fine del campionato i ragazzi di Carletto Ancelotti (prima stagione sulla panchina rossonera) si trovano a 49 punti (insieme con il Bologna) dietro al Chievo dei miracoli quarto con 51 e la Lazio quinta con 50. Alla penultima sono fatali le sconfitte dei clivensi in trasferta contro la Roma (5-0) e dei biancocelesti al Dall’Ara contro il Bologna (2-0) mentre con la vittoria al Bentegodi ai danni dell’Hellas (2-1) il Milan scavalca entrambe e gli basterà vincere l’ultima a San Siro contro il Lecce (3-0) per confermare il quarto posto valevole per la qualificazione ai preliminari di Champions League. Da lì iniziò la rincorsa per il trionfo di Manchester.
3) Stagione 2003/04, 21 febbraio. Nella marcia di avvicinamento al derby, non poteva non esserci una stracittadina esente da rimonte. Perlopiù in un’annata condita di scudetto a firma di Carlo Ancelotti. Milan-Inter, sembra una partita facile facile per i rossoneri con i nerazzurri in crisi ma inverosimilmente l’Inter chiude il primo tempo in vantaggio 2-0 con gol di Stankovic al 15′ minuto e Cristiano Zanetti al 40′. Finita qui? No. Il Milan entra da leone nella ripresa e con un 1-2 micidiale pareggia con Tomasson al 56′ e Kakà al 57′. Ci si potrebbe accontentare del pareggio ma una fucilata di Seedorf castiga i cugini all’85′ per uno dei derby più emozionanti di San Siro terminato sul 3-2 e per un sigillo al tricolore tutto da godere…
4) Stagione 2005/06, 4 aprile. I quarti di finale di Champions League contro il fortissimo Lione sono davvero ostili. Dopo il pareggio per 0-0 in casa dei francesi, nel ritorno a San Siro il Milan ha solo la vittoria come unico risultato possibile per passare il turno. Ad aprire le danze Inzaghi al 28′ minuto ma non passano neanche 3 minuti che Diarra al 31′ fa 1-1. Rossoneri praticamente fuori dalla Coppa con le grandi orecchie ma il finale è da brividi: all’88′ ancora Alta tensione Inzaghi fa esplodere San Siro con un gol rocambolesco dopo che il tiro di Shevchenko si era andato a stampare sul palo. Il Milan ottiene una qualificazione alla semifinale incredibile e al 93′ proprio Vento di passioni Shevchenko mette la ciliegina sulla torta per il 3-1 insperato e finale.
5) Stagione 2006/07, 16 febbraio. La stagione che condurrà alla “vendetta” contro il Liverpool in finale di Champions. Le cose non cominciano però bene per il Milan che in campionato, nel girone d’andata, veleggia nelle zone medio-basse della classifica. Basta solo aspettare l’inizio del 2007 affinchè l’ormai vincente Ancelotti e i suoi vadano riprendendosi e tra le partite vissute al cardiopalmo ce n’è una giocata in casa del Siena. L’ex fenomeno Ronaldo porta gli ospiti in vantaggio al 16′ minuto ma i padroni di casa si mostrano agguerriti già da subito e pareggiano al 19′ con Vergassola. Di nuovo rossoneri in vantaggio con Oliveira al 29′ e senesi di nuovo pari al 30′ con Maccarone. Sembra una partita-tabù per il Milan visto che anche il finale di gara è pazzesco: ancora in vantaggio con Ronaldo all’81′, il Siena però non molla e fa 3-3 all’89′ con doppietta anche per Maccarone. Il capitombolo lo subirà il Siena con un autogol di Vergassola al 94′ e un 4-3 in favore del Milan da ricordare in un pomeriggio indimenticabile.
6) Stagione 2011/12, 23 ottobre. Poteva esserci il bis-scudetto se non fosse stato per qualche partita sbagliata nel girone di ritorno. Bello però riassaporare una vittoria strepitosa maturata su un altro campo ostico quale Lecce. Contro i giallorossi salentini, i rossoneri prendono 3 sberle nel primo tempo a firma di Giacomazzi al 4′ minuto, Oddo su rigore al 30′ e Grossmuller al 37′. Una delle vittorie più memorabili del Milan matura nel secondo tempo: è uno Boateng-show visto che l’ex “moonwalker” colpisce al 49′, al 55′ e al 63′… per poi lasciare il posto a Mario Yepes per il gol del 4-3 finale all’83′, in un match che comunque non aveva ambizioni ben precise.
7) Stagione 2012/13. La Champions al fotofinish. Una stagione orfana dei vari Nesta, Inzaghi, Gattuso, Seedorf, Thiago Silva e Ibrahimovic al passo d’addio l’anno prima e dunque tutta in salita. Le salite in questi anni sono comunque un’abitudine per il Milan che riguadagna posizioni di classifica importanti nel girone di ritorno. All’ultima giornata, c’è nuovamente il Siena davanti all’Arena Montepaschi. Senesi in vantaggio per quasi tutta la partita dopo il gol di Terzi al 25′. Milan in quel momento qualificato in Europa League e Fiorentina al play-off di Champions dilagando a Pescara. Il rigore di Balotelli all’84′ e il gol liberatorio di Mexes all’87′ danno il 2-1 finale al Milan rendendo inutile la goleada viola all’Adriatico. Milan al play-off di Champions League, Fiorentina in Europa League.