2014

Il monte ingaggi Milan: esagerato!

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Iniziamo con lista degli ingaggi netti dei giocatori del Milan:

Mexes 4
Torres 4
Montolivo 3,5
De Jong 3,5
Alex 2,5
Diego Lopez 2,5
Pazzini 2,5
Muntari 2,5
Essien 2,5
Honda 2,5
El Shaarawy 2,4
Menez 2,4
Rami 2
Abate 1,8
Zapata 1,6
Van Ginkel 1,5
Armero 1,5
Poli 1,5
De Sciglio 1,5
Bonera 1,2
Bonaventura 1
Abbiati 1
Zaccardo 0,9
Niang 0,8
Agazzi 0,7
Saponara 0,6
Albertazzi 0,1     

Milan si, Milan no. Tralasciando i soliti noti di cui si è parlato fin troppo nelle primissime posizioni, da questa lista possiamo notare subito che gli stipendi percepiti non rappresentino il reale valore dei calciatori. Vedere Menez a metà “classifica” è paradossale ma su questo punto non possiamo soffermarci troppo a lungo. Molte variabili intercorrono per la stipulazione dei contratti di cui non siamo a conoscenza e possiamo solo confrontarli con le altre squadre italiane. Di sicuro, è alla luce del sole, che i giocatori stipendiati siano fin troppi e poco funzionali. Ben ventisette ed è bastato l’infortunio di Montolivo per mettere in subbuglio il centrocampo rossonero. Queste, dunque, sono le prime problematiche.

La serie A. Questo Milan, sulla carta, sarebbe da quarto-quinto posto. Non di più. Juventus, Roma e Napoli hanno rose superiori e il ballottaggio avverrebbe con Inter e Fiorentina. Come mai allora la squadra rossonera si ritrova il terzo monte ingaggi complessivo della serie A? E con solo 4 milioni di differenza dalla seconda (Roma)? Investimenti sbagliati e rinnovi da top player (e magari ad avercene).  Ed è proprio con la squadra romana che inizia il primo confronto. Una rosa in cui militano De Rossi, Strootman e Pjanic non può avere quasi lo stesso monte ingaggi del Milan (con tutto il rispetto). Sono i nomi, oltre che alla classifica e agli obiettivi, a fare la differenza. La domanda dunque è.”Meglio strapagare un giocatore a fine contratto (e a fine carriera) o investire una somma per acquistarlo e offrirgli un ingaggio esiguo (vedi Iturbe)?” A voi le considerazioni.                                                                                                                                                                                                                   Con quasi venticinque milioni di differenza stacchiamo il Napoli. La squadra di De Laurentiis, da tempi non sospetti, investe sul mercato cifre modeste su giovani interessanti dall’ingaggio ridotto da cui si possono sfruttare anche plusvalenze interessanti (vedi Cavani). Chi acquisterebbe  per esempio Torres e gli garantirebbe un ingaggio netto vicino ai 4 milioni netti che lascerebbe a Milano? Chi invece si assicurerebbe le prestazioni di Mertens (pagato 9.5 milioni di euro) e che percepisce 1.2 milioni annui? A voi le considerazioni. E non dimentichiamoci che la squadra campana ha in rosa campioni del calibro di Higuain, Hamsik e Callejon.

Questo Milan dove finirà? Al momento qualunque considerazione sarebbe affrettata, i bilanci si fanno a fine stagione e matematicamente, la squadra rossonera, potrebbe ancora assicurarsi lo scudetto smentendo ogni tipo di congettura. Ma se così non fosse, avendo un monte ingaggi esorbitante rispetto alle qualità e agli obiettivi stagionali, sarebbe opportuno cambiare rotta. Perché gli esempi riportati riguardano piazze più calde e difficili in cui senza un nome altisonante e un palmares degno di nota, questi giocatori semi sconosciuti si sono ambientati bene. I tifosi, dunque, apprezzerebbero più un Bonaventura e un Niang (un top e un flop) piuttosto che un Essien e un Torres (un flop e un flop) che non hanno mercato. E la società Milan? A voi le considerazioni.

 

Fonte ingaggi: www.gazzetta.it

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