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Il “No” a Fassone e Mirabelli. Maldini spiega il motivo

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Paolo Maldini ha parlato del mancato ritorno al Milan quando vigeva ancora la proprietà cinese di Yonghong Li e amministrata da Fassone e Mirabelli

Intervistato dalla rivista inglese So Foot, Paolo Maldini ha parlato del mancato ritorno al Milan quando vigeva ancora la proprietà cinese:

«Non ho mai considerato il mio ritorno obbligatorio, né ho mai ritenuto obbligatorio che le persone che lavorano nel club mi chiamassero. Semplicemente perché ho fatto carriera fino al 2009, poi ho vissuto altre cose, perché la vita mi ha regalato nuove esperienze, a volte lontane dal calcio, e quindi non è come se vedessi questa esperienza come necessaria. Certo, il Milan è e sarà sempre la mia passione, come il calcio. Se un giorno la possibilità esisteva, volevo viverla come attore, volevo viverla recitando un ruolo, rispettando quello che era stato il mio passato all’interno di questo club. Sono stato chiamato quando il club era di proprietà cinese, ma non avevo necessariamente in mente di avere un ruolo operativo all’interno del club»

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